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Enzo Paolo Turchi e la pensione

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Enzo Paolo Turchi: appena svelata la cifra della sua pensione

Enzo Paolo Turchi, è uno dei ballerini italiani più famosi, anche se i più giovani, lo ricordano solo per la sua partecipazione all’isola dei famosi.

Enzo Paolo, è sposato con Carmen Russo, attuale concorrente di questa edizione del Grande Fratello Vip.

Enzo, è nato a Napoli, Enzo dopo essersi diplomato alla scuola del Teatro San Carlo in danza classica diede il via alla propria carriera da ballerino partecipando a diverse trasmissioni di grande successo, arrivando a lavorare anche all’estero in paesi come Grecia, Germania e Argentina.

La pensione di Paolo

Non tutti sanno, che nonostante la veneranda età (72 anni), Enzo Paolo ha una figlia molto piccola.

Ora, si sta godendo sua figlia, in attesa del ritorno in casa di Carmen Russo.

Enzo, ha parlato anche del periodo molto difficile per gli artisti in generale, e quindi anche per i ballerini.

Infatti, si è schierato apertamente in difesa dei suoi amici ballerini:

“I ballerini che conosco sono in difficoltà, faccio questi appelli anche per i giovani che iniziano ora e non si sa cosa si ritroveranno tra vent’anni o trent’anni”

Durante la trasmissione, Enzo Paolo ha ammesso anche a quanto ammonta la sua pensione, lasciando tutti a bocca aperta:

“Prendo solo 720 euro al mese. Questa è un’offesa a persone che hanno lavorato 40/50 anni che prendono 500 euro al mese che non ci fai niente oggi. Non si tratta così un artista. Anche gli artisti sono dei lavoratori”

Alcuni, lo hanno ammonito dicendo che non ha mai messo da parte tutti i soldi guadagnati negli anni, e che le persone “normali” non hanno questa fortuna.

A tal proposito, ha risposto:

“Io posso aver guadagnato tanti soldi, averli sprecati, averli regalati, messi da parte però sono affari miei, se io verso i soldi mi dovete dare la pensione. Non ha senso, non c’entra con la pensione. Ho pagato le tasse e i contributi e ho diritto di avere quanto mi spetta”.

Flavia Vento shock

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Flavia Vento entra in Scientology e rivela: “Tom Cruise mi ha scritto”

Flavia Vento si prepara a tornare – dopo molti anni – in pianta stabile ad un programma TV, in questo caso Back To School.

Il programma Back To School, sarà condotto da Nicola Savino.

In attesa del suo debutto, la showgirl romana ha rilasciato un’intervista a Mow Mag mettendosi a nudo e rivelando alcuni aspetti della sua vita fino ad ora mai raccontati.

In una recente intervista rilasciata ad un famoso quotidiano, si è lasciata andare ad alcune dichiarazioni molto importanti.

Le dichiarazioni

In una recente intervista rilasciata a Mow Mag, Flavia Vento si è lasciata andare ad alcune dichiarazioni che riguardano non solo la sua vita lavorativa, ma anche la sua vita privata.

Infatti, oltre a svelare il suo prossimo debutto con Nicola Savino nel programma Back to School, la modella ha parlato della sua adesione in Scientology.

Per chi non ne fosse a conoscenza, Scientology è un’organizzazione religiosa statunitense.

La maggior parte delle persone, ritengono che sia una setta religiosa.

Invece, Flavia non crede che sia una setta, e a tal proposito ha affermato:

“Non è una setta. È una cosa che studia la mente. Io sto semplicemente facendo delle lezioni. Ho fatto un test di personalità per entrare e devo dire che ci ha preso.”

Flavia Vento, inoltre ha svelato di essere casta da ben 11 anni, ma per Tom Cruise farebbe un’eccezione.

Riguardo uno degli attori più amati di Hollywood, la Vento ha affermato:

“Tom Cruise mi ha scritto, ed io ero convinta che fosse lui, anche perché mi mandava delle foto. Abbiamo parlato per due mesi”

Purtroppo, non è stato tutto come sembrava, infatti la Vento, si è resa conto che stava chattando con un profilo fake, e non con il vero Tom Cruise.

La showgirl, ha affermato che durante questo periodo di Lockdown, è stata aiutata dalla religione. A tal proposito ha affermato:

“Il lockdown è stato sicuramente un bel trauma però io sono riuscita a mantenere un mio equilibro anche perché sono molto credente e questo mi ha aiutato tantissimo. Ho pregato tanto, mi seguivo tutte le messe in streaming.”

Carlotta aveva solo 18 anni

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Carlotta si è spenta a soli 16 anni. Le parole strazianti del papà

Quello che vi raccontiamo oggi, è un terribile dramma che è capitato ad una famiglia italiana.

Carlotta, si è spenta a soli 18 anni, a meno di un km da casa sua, tra le braccia dei suoi amici e genitori.

Questo dramma che ha sconvolto tutto il paese di Villorba e dintorni, è davvero una storia straziante.

Le parole del padre, hanno commosso tutti quanti.

Respirava

Carlotta De Rossi, studentessa di Villorba si è spenta nella notte di domenica 26 dicembre, a soli 18 anni.

Stava tornando a casa da una serata con gli amici, ed è stata sbalzata fuori dall’auto. La giovane è morta ad un chilometro da casa, tra le braccia degli amici e dei genitori.

La tragedia ha sconvolto tutto il paese di Villorba, di cui il padre Roberto è lo storico panettiere.

Il padre, ha raccontato:

La guancia di Carlotta era ancora calda, la tenevo qui sul palmo, lei respirava ancora” 

Ciò che è successo è davvero drammatico, Gli amici di Carlotta, hanno dovuto tenere la testa della giovane per evitare di farla annegare in quei pochi cm d’acqua a bordo strada.

L’incidente, è avvenuto all’1.30 in via Trieste, a Fontane di Villorba.

Carlotta era seduta sul sedile posteriore destro della Fiesta guidata dall’amico Marco Dussin, di 20 anni.

Accanto a lei la sua migliore amica Chiara Tiveron, di 18 anni, e davanti Davide Franzin, di 20 anni, che hanno tutti subito solo lievi ferite.

Come la maggior parte delle persone che siedono al sedile posteriore, Carlotta non indossava la cintura di sicurezza.

I ragazzi avevano trascorso la serata in un locale, quando all’1:30 si dirigevano verso casa, il ragazzo ha perso il controllo dell’auto in curva.

La macchina è volata nel fosso e l’impatto è stato talmente forte che gli schizzi di fango sono finiti sulle pareti della casa di fronte e pezzi d’auto sono finiti nel giardino, scavalcando la siepe di 3 metri.

A quel punto i tre amici si sono resi conto che il sedile di Carlotta era vuoto. “Ho sentito le urla: lei gridava per il dolore, il conducente per la disperazione ha raccontato la donna che abita in quella casa.

L’amica di Carlotta le ha sorretto la testa mentre gli altri davano l’allarme. 

I sanitari sono giunti subito sul luogo, ma non hanno potuto far nulla per evitare il peggio.

Il conducente è risultato negativo all’alcool test, forse ha avuto un colpo di sonno, o forse la distrazione tipica degli adolescenti.

Brutta notizia

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Annuncio choc di Bassetti gela l’Italia

Per quanto riguarda il tema Covid-19, ci sono bruttissime notizie per almeno 10 milioni di italiani.

Questo è ciò che ha detto il virologo Matteo Bassetti durante una recente conferenza stampa.

Il direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’ospedale Policlinico San Martino di Genova, ne è sicuro, bisogna dire: “Stop al tamponificio-Italia”

Secondo Bassetti, l’errore più grande dell’Italia è stato “assimilare” i tamponi ai vaccini, e dare quasi stessi benefici ai tamponati, ed ai vaccinati.

Ma, tra pochi giorni potrebbe cambiare tutto quanto

La brutta notizia

Intervistato a Radio anch’io, Bassetti ha affermato:

“Con un milione di tamponi effettuati al giorno, stiamo assistendo a un corsa in autoprescrizione abbastanza assurda. Il tampone dovrebbe rimanere un presidio richiesto dal medico, unico in grado di saper poi trattare un positivo o un contatto stiamo rilasciando false patenti di tranquillità. Soprattutto con tamponi rapidi con cui si hanno fino al 40% di falsi negativi”

Non manca la stoccata alla politica italiana:

“La colpa di questa corsa è anche di alcuni politici che hanno assimilato i tamponi ai vaccini, e questo è un grandissimo errore”.

Poi, ha voluto parlare numeri alla mano, cercando di spiegare a tutti gli italiani come stanno realmente le cose:

“Andiamo verso quota 100mila contagi da Covid a breve e, pensando ai contatti, in dieci giorni avremo potenzialmente dieci milioni di italiani in quarantena, a casa. Non possiamo permettercelo né socialmente, né dal punto di vista economico e tutto sommato neanche da un punto di vista sanitario. Servono regole diverse da quelle seguite nella prima, seconda e terza ondata”

Poi, l’infettivologo ha tracciato la linea spiegando:

“Chi è positivo se è vaccinato fa una forma di raffreddore con sintomi diversi dalla fame d’aria legata all’insufficienza respiratoria legata alla polmonite del Covid iniziale. I positivi vaccinati dovrebbero avere una quarantena minore – indica – Sui contatti di caso, invece, la quarantena andrebbe tolta completamente. Il rischio è che il Paese si fermi, già oggi le arrività sono rallentate ma fortunatamente le scuole sono chiuse e siamo nella pausa natalizia. Ma cosa succederà il 15 gennaio?”.

Dramma 10 anni dopo

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Il dramma 10 anni dopo il naufragio

Son già passati 10 anni, da quando la punta di uno scoglio, davanti l’isola del giglio, incise il lato sinistro della nave Costa Concordia, sotto il comando del comandante Francesco Schettino.

L’urto, provocò una falla di oltre 70 metri, con l’inevitabile affondamento della nave.

Quell’incidente, portò alla morte di trentadue persone e a una delle più gravi tragedie del mare.

In questi giorni, c’è un podcast che fa rivivere quei momenti pieni di angoscia, dei superstiti della costa Concordia.

Il podcast

Il podcast in 4 puntate Voci da un naufragio – Il disastro della Costa Concordia, racconta quella notte attraverso le parole di chi era a bordo, cercando disperatamente la via della salvezza.

Nel Podcast, c’è anche la testimonianza dell’uomo di Pomezia Massimiliano Moroni, che a tal proposito ha detto:

«Eravamo nella sala giochi e abbiamo sentito come un terremoto perché la nave ha cominciato a tremare tutta e si è inclinata.  Ho detto a mio cugino: c’è qualcosa che non va perché questa è una città galleggiante, come fa a muoversi così? E’ andata via la luce, la gente era nel panico, scappava, sulle scale c’erano giacchetti, scarpe, passeggini. Mia moglie si era attaccata al corrimano della scala e non voleva muoversi, mia figlia le diceva: mamma, andiamo, andiamo…».

Nel Podcast, c’è anche la testimonianza dell’ex sindaco Mario Pellegrini, che ha deciso di soccorrere i naufraghi arrampicandosi sulla biscaggina che Schettino si era rifiutato di risalire, raccontando il tutto disse:

“Era una scaletta di corda appesa nel vuoto. Io l’ho risalita ma non era facile, ci vuole forza e un po’ di coraggio”

Pellegrini era a bordo quando la nave si rovesciò su un fianco. Fu allora che la maggior parte dei passeggeri rimasti a bordo morì, risucchiato dall’acqua che invase la nave, mentre molti altri finirono nel corridoio allagato.

Pellegrini cercò di salvarne il più possibile: «Gettai una corda e tirai su le persone con l’acqua alla gola. Insieme all’ufficiale Simone Canessa abbiamo fatto uscire 5-600. L’ultima, alle 5,30 del mattino, una ragazza con una gamba rotta. Io e Canessa siamo stati gli ultimi a uscire dalla nave. A livello istituzionale nessuno ci ha ringraziato. Come se li avessimo mandati a morire. Ci hanno dimenticati».