Nuovo annuncio sulla variante Omicron

Nel corso delle ultime settimane, si sta registrando un netto aumento dei contagi, che si sta traducendo in un incremento di accesso negli ospedali italiani.

Questo incremento della curva epidemiologica, si deve alla facile diffusione della variante Omicron, che purtroppo risulta essere molto più contagiosa rispetto alle altre varianti.

Nel frattempo, il governo sta seguendo l’evoluzione della situazione epidemiologica in maniera molto attenta, ed il prossimo 5 gennaio è fissato un importante incontro in merito alla situazione Covid-19.

Green Pass Obbligatorio?

Sono due le opzioni che potrebbero prender piede: infatti, in queste ultime ore, c’è la volontà del governo, di introdurre il Super Green Pass obbligatorio su tutti i posti di lavoro.

Dall’altra parte invece, c’è anche l’opzione di introdurre l’obbligo vaccinale per tutti quanti, lavoratori e non lavoratori.

Il coordinatore del CTS Franco Locatelli, ha aperto la strada ad un obbligo vaccinale, infatti a tal proposito ha affermato che:

“È una scelta che spetta alla politica perché non ha valenze solo sanitarie, ma anche etiche e sociali. Sono sempre stato un fautore del vaccino facoltativo. Ora però da tecnico della sanità dico che le condizioni sono mature per l’obbligo per rispondere alle esigenze di salute dei pazienti con Covid o con malattie diverse”

Poi, inevitabilmente, si è parlato anche della variante Omicron, che in questi ultimi giorni tiene banco, a causa della sua alta contagiosità:

“I dati inglesi ci dicono che il rischio di finire in ospedale è un terzo rispetto a Delta. Per quanto riguarda la mortalità è ancora presto, non abbiamo dati sufficienti, ma ci aspettiamo una riduzione simile”

Ma, ci sono buone notizie riguardo la Omicron, che secondo recenti studi, causa meno decessi rispetto ad altre varianti:

“dimostrano che la capacità di replicazione è maggiore nell’albero respiratorio superiore (da qui la contagiosità), ma minore nei polmoni, dove si producono i danni più gravi. La terza buona notizia è che l’immunità mediata dai linfociti T — importante per proteggere chi è infettato dalla malattia grave — si conserva bene per parecchi mesi”

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