Gino Paoli è uno dei più grandi cantautori italiani. Qualche anno fa si sparò in petto, senza far comprendere il perché di tale assurdo gesto. Ora il motivo è venuto a galla.

Come si sparò

Gino Paoli è considerato da tutti uno dei più grandi cantautori italiani.
Quello che però non tutti sanno, è che c’è stato un periodo della sua vita nel quale si sentiva saturo, fin troppo appagato da quello che lo circondava e aveva un pensiero fisso: quello di vedere cosa ci fosse dopo questa vita.
Questo pensiero lo covava da tempo, infatti ciò che ha portato Paoli al tentato suicidio, è stato un percorso partito da lontano, da quando ha cercato e provato le pistole che sparassero più lontano, dal tentativo di farla finita ingerendo pillole, fino a quando gli balenò l’idea di buttarsi. Infine scelse la pistola.
Così, l’11 luglio del 1963, Gino Paoli si sparò un colpo al cuore.
Ma è avvenuto il miracolo: il proiettile si fermò al torace, non riuscendo a perforare il miocardio. Il colpo non ha danneggiato nessun organo vitale.
Ancora oggi, porta il proiettile nel pericardio, da che un’eventuale operazione di rimozione, potrebbe mettere in pericolo la sua vita.

Le parole del cantautore

Ecco quali sono state le parole del cantautore una volta ripresi i sensi in ospedale:

“Ogni suicidio è diverso, e privato. È l’unico modo per scegliere: perché le cose cruciali della vita, l’amore e la morte, non si scelgono; tu non scegli di nascere, né di amare, né di morire. Il suicidio è l’unico, arrogante modo dato all’uomo per decidere di sé. Ma io sono la dimostrazione che neppure così si riesce a decidere davvero. Il proiettile bucò il cuore e si conficcò nel pericardio, dov’è tuttora incapsulato. Ero a casa da solo. Anna, allora mia moglie, era partita; ma aveva lasciato le chiavi a un amico, che poco dopo entrò a vedere come stavo”

Qualche anno più tardi, molti giornalisti che hanno avuto la fortuna di parlarci di tale argomento, hanno chiesto la motivazione profonda di quel gesto. Il cantautore ha risposto così:

“Per andare a vedere cosa c’era dall’altra parte. Non ho una ragione specifica. Avevo avuto tutto dalla vita. Almeno credevo di aver avuto tutto, di aver visto tutto, di non avere ormai più niente da guardare. Quindi volevo andare a vedere dall’altra parte”

Dopo questo “incidente”, Gino Paoli è una persona completamente diversa, che sa quanto sia importante la vita e insegna a tutti (soprattutto ai giovani) a non far cavolate proprio come quella che stava per compiere lui stesso qualche anno fa.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui