Ucraina: il tragico bilancio dei civili morti

Secondo l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, il bilancio delle vittime ucraine assume dei toni tragici: si contano ormai più di 902 civili uccisi dall’ormai lontano 24 febbraio, inizio delle ostilità.
Purtroppo, come in tutte le guerre succede, è un dato che è destinato a crescere. Non solo continuando il conflitto nel tempo, ma anche allargando l’analisi e contando anche i feriti e i deceduti che hanno impugnato le armi.
I feriti sono 1.459. Non ci è ancora dato sapere l’entità delle lesioni. La speranza è che la diminuzione di questo dato, vada a rimpinguare il numero dei guariti piuttosto che quello delle vittime.
L’ago della bilancia è stata la città di Mariupol. Le stime più alte si registrano qui, dove lo scontro è stato più aspro, in quella che è tra le prime città assediate e occupate dai russi. Dall’inizio dell’invasione, solamente a Mariupol si contano, tra civili e militari, 2.400 morti.
IL dato più tragico si legge se andiamo ad investigare più a fondo e andiamo a cercare le morti dei bambini.
Le autorità di Kiev, contano 112 bambini che hanno perso la vita durante l’assedio russo, mentre sono oltre 140 quelli che sono rimasti feriti.
Tali numeri, hanno portato all’organizzazione di una manifestazione pacifica a Leopoli, durante la quale sono stati portati in piazza 130 passeggini vuoti a simboleggiare tali perdite premature.

Il piano per gestire i migranti e i rifugiati

Oltre al numero dei feriti e dei morti, sale anche il numero dei civili che riescono a fuggire dall’Ucraina, verso i paesi limitrofi.
Ovviamente, i numeri non potranno mai essere corretti in quanto in primo luogo, è trascorso troppo poco tempo per riuscire a fare un bilancio preciso. In secondo luogo, c’è da ammettere che reperire informazioni in questo periodo storico non è la cosa più semplice da fare, tra propaganda russa, la contro propaganda ucraina e tutte le fake news che girano tra i vari portali e siti web.
Secondo i numeri raccolti dall’Unhcr (l’agenzia Onu per i rifugiati), sarebbero oltre  3 milioni e 389 mila i profughi fuggiti dall’Ucraina.
Si tratta della crisi di rifugiati più grande dalla seconda guerra mondiale.
I dati saranno destinati a crescere, soprattutto se prendiamo in analisi anche il numero dei civili sfollati che si trovano ancora all’interno dell’Ucraina. Secondo il Global Protection Cluster, le stime parlano di ben 6,48 milioni di persone in questa situazione. Tra questi, 3,3 milioni sono i bambini. Secondo l’Unicef, solamente 1,5 milioni di bambini (da considerare a parte rispetto ai più di 3 milioni di sfollati) sono riusciti a scappare ed essere considerati rifugiati di guerra.
Numeri enormi se si considera che in Ucraina, prima del conflitto con la Russia, vivevano 44 milioni di persone.
Filippo Grandi, ex Alto commissario Onu per i rifugiati scrive su Twitter:

“La guerra in Ucraina è così devastante che 10 milioni di persone sono fuggite”

Considerando questo dato, possiamo senza alcun dubbio ammettere che un quarto delle persone che vivevano in Ucraina è fuggito, poi se si aggiungono a questi dati gli sfollati e le probabili future vittime, si potrebbe arrivare quasi a metà dell’intera popolazione Ucraina.

L’America intanto, sta valutando come portare il più rapidamente possibile i rifugiati negli Stati Uniti, così da poter dare una mano all’Europa nella gestione di quella che sta diventando una vera e propria emergenza migranti.

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