La battaglia di cui nessuno parla

Oltre allo scontro sul suolo ucraino, tra carri armati e razzi, c’è una battaglia che per mesi è passata in sordina. Molto si è discusso della superiorità russa anche nei cieli ucraini che al momento non possono essere contrastati in maniera diretta in quanto la NATO non ha dato il permesso di istituire una No fly zone (zona d’interdizione al volo) richiesta dal leader ucraino Zelensky.
Ma non si è parlato mai di una guerra che sta interessando i mari compresi tra l’Europa e L’Asia che va avanti (senza risparmio di colpi) da circa due mesi.
È notizia di qualche ora fa quella che testimonierebbe l’arrivo delle navi russe nel Mediterraneo. La flotta rossa, ha superato Creta e tiene sotto osservazione (per il momento) le zone chiave per il controllo del Mar Nero.
Il motivo della presenza delle navi russe è una conseguenza delle decisioni prese dalla Turchia, infatti, essa vieta l’attraversamento del Bosforo alle unità militari (di qualsiasi schieramento). La flotta si ritrova così “intrappolata” e allora cerca di partecipare attivamente alla strategia militare del Cremlino anche se al momento non ha possibilità di attaccare direttamente l’Ucraina.

La situazione della flotta russa

La presenza di tale flotta allora diventa strategica per Putin per tenere sott’occhio e focalizzare l’attenzione su alcuni paesi dell’Alleanza atlantica, tra i quali spuntano i nomi dell’Italia e della Grecia.
Nella prima settimana di conflitto, le navi si sono ritirate nella base di Tartous (Siria), protette dai caccia e dai sistemi di contraerei a lungo raggio presenti nella zona.
Dopo questa prima settimana poi, hanno ripreso il largo con lo scopo di tallonare le portaerei occidantali: l’americana Truman, l’italiana Cavour e la francese De Gaulle.
In questo momento, l’Avanguardia muove verso le navi calabresi mentre un’altra squadra è presente nelle acque di Creta.
La situazione però non sarebbe rosa e fiori per i convogli navali russi: la lunga permanenza lontano dalla patria sta creando enormi difficoltà.
A riprova di ciò, è stato avvistato in superficie un sottomarino russo di classe Kilo, fotografato dai satelliti in prossimità della costa di Cipro.
La situazione è straordinaria perché questi sottomarini, rimangono sempre immersi durante le missioni, senza mai salire a galla. Il sottomarino, probabilmente, presenta problemi tecnici. A testimonianza di ciò, a poca distanza da esso si trovavano una nave officina e una corvetta della flotta russa.

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