Arriva l’annuncio di Draghi: “Stop a quota 100” italiani su tutte le furie
In questo periodo di pandemia da Covid-19, molti italiani si sono trovati in seria difficoltà economica, e hanno dovuto fare i conti per arrivare a fine mese.
Il premier Mario Draghi, ha fatto un annuncio che farà discutere tutte quelle persone che sono molto vicine alla pensione.
Ieri, ha affermato, che quota 100 a partire dal 2022 non sarà confermata, in favore di un graduale ritorno al sistema classico.
Il capo dello stato, ha fatto sapere che l’attuale sistema pensionistico (prevede la pensione dei soggetti residenti in Italia, con 62 anni di età, e 38 anni di contributi) presenta alcune falle, e necessità di un intervento importante.
Il premier, farà entrare in vigore un’altro sistema pensionistico, in sostituzione di quota 100, che secondo lui è un sistema sbagliato.
Addio quota 100
Il piano del governo Draghi – secondo fonti interne – sarebbe questo:
Si basa su due pilastri, Quota 102 e Quota 104.
Il primo, entrerà in vigore a partire dal 2022, proprio in sostituzione di quota 100, interesserà circa 50 mila persone, e consiste nell’entrata in vigore a 64 anni, più 38 anni di contributi versati.
Il secondo, Quota 104, non vedrà la luce prima del 2023, e consiste nell’entrata in vigore a 64 anni, più 39 anni di contributi, e vedrà una platea ancora più ridotta di beneficiari.
L’Inps, non sembra felice di questo nuovo sistema, ed ha proposto – qualora venisse accettata – l’entrata in vigore di una quota 104 modificata, che consiste in:
La pensione anticipata a 63/64 anni con una penalizzazione dell’assegno fino al raggiungimento dei 67 anni.
In pratica, ai lavoratori appartenenti al sistema misto verrebbe garantita la possibilità di accedere intorno ai 63/64 anni a una prestazione di importo pari alla quota contributiva maturata alla data della richiesta.
Per poi avere la pensione dell’importo completo, al raggiungimento dell’età di vecchiaia