È morto il biologo No Vax Franco Trinca, spesso apparso in televisione a difendere le sue idee per le terapie domiciliari e quelle contro la vaccinazione.

Incredibile lutto nel mondo della scienza

Tanti lo ricordano in primo luogo per le aspre discussioni con la giornalista e opinionista Selvaggia Lucarelli che nel programma televisivo “Piazza pulita” mandato in onda sul canale La7, non ci andò giù leggera: “Lei è colpevole di diffusione di fuffa pericolosissima“. Il programma si conclude con minacce di querele varie ma comunque sia, il biologo e nutrizionista rimase fermamente convinto delle sue idee contro il vaccino, infatti, continuò sempre ad esprimere molte critiche alla campagna vaccinale, in passato aveva anche tenuto conferenze varie elencando i diversi rischi e anche i benefici dei vaccini contro il Coronavirus.

Il biologo viene ricoverato nell’ospedale di Città di Castello per Covid con una polmonite bilaterale. Le sue condizioni non sembravano essere preoccupanti. I tempi del ricovero però, si sono distesi tanto da prolungarsi fino a due settimane e la situazione da “non preoccupante” si è aggravata sempre più fino a causa di una polmonite bilaterale.

Apprendiamo qualcosa di più dall’account Twitter della sua “nemica” di pensiero, Selvaggia Lucarelli, che aggiunge alle notizie già scritte, il fatto che fino all’ultimo, il biologo e nutrizionista ha rifiutato le cure, infatti twitta “È morto per polmonite da Covid il biologo no vax Franco Trinca, spesso ospite in tv. Ha rifiutato fino all’ultimo, anche in condizioni ormai disperate, di essere intubato.”

Il suo impegno non si limitava ad esprimere le sue opinioni in tv

Si è spento venerdì 4 febbraio, all’età di 69 anni. Ne ha dato notizia della morte l’amico avvocato Alessandro Fusillo, membro del gruppo telegram “Difendersi ora” e animatore del sito omonimo dove, con la pubblicazione di interviste, spiega come destreggiarsi tra le norme nostrane usufruendo della Costituzione Italiana.

“Franco aveva una sensibilità istintiva, naturale direi, per le questioni giuridiche che riusciva a dominare con la sicurezza che spesso manca anche a giuristi esperti. Ed era naturalmente un maestro, un insegnante; porto nel cuore come un ricordo prezioso le moltissime conversazioni che abbiamo avuto. Sono moltissime le cose che ho imparato da Franco e gliene sarò grato per sempre. Per lui la scienza era, come dovrebbe essere, una ricerca continua, la necessità di leggere, di studiare, di approfondire, di non dare niente per scontato. Tutti conoscono le battaglie che abbiamo combattuto insieme e che sento il dovere morale di condurre a termine, anche per raccogliere il testimone che idealmente mi ha passato”

Queste sono le parole lasciate sul sito Adnkronos che, oltre ad elogiare le qualità del suo amico, riconfermano il suo impegno in prima persona nella battaglia contro il greenpass, soprattutto dopo la scomparsa dell’amico.

Era uno degli organizzatori di spicco del movimento che raggruppava varie associazioni No Vax chiamato “Uniti per la libera scelta”.
La sua idea per combattere il covid, aveva come matrice l’uso di terapie alternative atte a combattere questo nuovo virus come, ad esempio, l’uso della idrossiclorochina, la vitamina C e i flavonoidi.
La sua credenza alla base del pensiero della sua campagna contro la vaccinazione, è la presenza del grafene all’interno del siero vaccinale, sostenendo anche che la proteina spike, sollecitata dai vaccini, sarebbe cancerogena.

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