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La casa di Flavio e Alessia

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Flavio Montrucchio e Alessia Mancini, la loro casa è incredibile

L’ex gieffino Flavio Montrucchio ed Alessia Mancini, vivono insieme ormai da molti anni, ed hanno costruito una splendida famiglia.

Flavio, dopo la sua esperienza al Grande Fratello ha coltivato la passione per il piccolo schermo schermo, costruendosi una bella e soddisfacente carriera da attore, e presentatore.

Inoltre, ha sposato Alessia Mancini, nota showgirl e conosciuta anche per essere stata una delle ragazze di Non è la Rai.

I due si mostrano sempre molto innamorati e felici, e vivono alle porte di Roma, in un vero e proprio paradiso, insieme ai loro figli.

In pochi hanno visto la loro casa, oggi ve la mostreremo.

La casa

 

La loro casa è davvero fantastica, pur essendo distante solo pochi Km da Roma, è immersa nel verde.

il luogo ideale per poter crescere i loro figli, lontano dal caos della città, in assoluta tranquillità e liberi di muoversi all’aria aperta, e a pochi Km dalla stupenda Roma.

L’ex gieffino e l’ex naufraga dell’isola dei famosi, All’esterno della casa, hanno un bellissimo giardino, molto curato, dove sia Alessia che Flavio, amano piantare prodotti che poi portano direttamente sulla loro tavola.

Amano entrambi il cibo a Km 0, e biologico.

Alessia ha scelto per la sua casa uno stile essenziale, semplice, moderno ma molto curato.

Per chi conosce personalmente Alessia, sa che i particolari ed i dettagli fanno la differenza, ed il suo appartamento, non può che avere molti bei dettagli.

Le tende scure, danno molta eleganza all’ambiente. 

I colori predominanti di quasi tutte le stanze, sono i colori scuri, passando dal nero, al grigio scuro, al marrone, che fanno da contrasto a qualche elemento bianco.

Nonostante il tema scuro, la cucina è molto grande, ed ha due grandi finestre che donano molta luce ed armonia alla stanza.

La cucina, è la stanza preferita di Alessia, poiché ama cucinare, ed è un’ottima cuoca.

 

La nuova misura

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Professor Galli: La misura da prendere è un’altra, stiamo sbagliando

In quest’ultimo anno, ormai, ci siamo abituati a vedere i virologi ospiti ai programmi televisivi italiani.

Spesso, ci aiutano a capire come poter affrontare il Coronavirus e tutte le sue varianti.

I virologi, non sono sempre d’accordo con le misure che adotta il governo, anzi alcuni di loro sono molto critici al riguardo.

L’infettivologo Massimo Galli, ad esempio è stato molto critico con l’operato del governo, ed ha rilasciato alcuni dichiarazioni davvero forti.

“Non va bene”

L’infettivologo Galli, riguardo questo periodo di pandemia ha affermato:

“Stiamo vedendo una diffusione esplosiva della variante Omicron, che interessa anche i vaccinati. Non mi sembra proprio il momento di togliere la quarantena per gli esposti al virus e i colpiti, mentre credo che per i contatti vaccinati di persone positive si possa ragionare su quarantene di minor durata”.

L’infettivologo invita alla cautela, al fine di non aumentare i contagi, che già sono in aumento.

Inoltre, al governo impazza il dibattito sulla possibile revisione dei protocolli che regolano l’isolamento anti-Covid in Italia.

“Siamo tutti abbastanza basiti per il numero di infezioni che stiamo osservando ovunque”, spiega il direttore di Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano.

Perché: facciamo tantissimi tamponi in più in questo periodo in cui molte persone se li vanno a fare per sentirsi più sicure durante le feste e vedere i parenti, però la gente se li va a fare anche perché ha avuto contatti” a rischio, ragiona Massimo Galli.

Lockdown per i non vaccinati

Galli sa come risolvere il problema dell’aumento dei contagi, e spiega:

“il problema è cercare di tenere aperto il più possibile, per riuscirci la via giusta non è certo quella di non quarantenare i contatti delle persone positive”

“Poi uno potrebbe dire che, se sono tutti in quarantena, allora è inutile tenere aperto. Ma se sono tutti in quarantena, forse vuol dire che la misura da prendere era anche un’altra: ad esempio un lockdown per i non vaccinati”, 

Poi, Galli continua:

“Questo virus ci ha dimostrato, nell’arco di un anno solare, di aver tirato fuori tre varianti una più diffusiva dell’altra. Ciò deve far pensare anche per il futuro” e la prima mossa da compiere è ‘correggere’ gli attuali vaccini anti-Covid, adattandoli a Omicron destinata in breve a dominare.

Perché se “i prodotti a vettore virale sono più o meno usciti di scena come vaccini strategici, per rimanere tali quelli a mRna hanno bisogno di aggiornamento”.

Addio Paolo Calissano

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Ultimo minuto: trovato morto l’attore Paolo Calissano

C’è una tragica notizia che riguarda il mondo della TV e del cinema italiano.

Solo poche ore fa, è venuto a mancare il famoso attore ed ex concorrente di reality show Paolo Calissano.

Paolo, è stato trovato morto nella sua abitazione di Roma, la notte di giovedì 30 dicembre.

Il noto attore, è conosciuto per aver recitato in soap televisive di successo come “Vivere” e “La dottoressa Giò”

L’attore è venuto a mancare a soli 54 anni, purtroppo i soccorsi giunti sul posto non hanno potuto far nulla.

Addio Paolo

Secondo le prime informazioni che ci giungono, l’allarme sarebbe stato lanciato dalla fidanzata.

Sul luogo sono arrivati gli operatori sanitari del 118 che ne hanno dichiarato il decesso.

L’uomo, che si è spento all’età di 54 anni sarebbe stato trovato ormai esanime sul suo letto.

Per ora, appare poco chiara la dinamica del suo decesso. Infatti, secondo l’ipotesi più accreditata potrebbe trattarsi di un suicidio.

Non è da escludersi l’ipotesi di un malore, visto che l’attore da tempo soffriva di depressione, e forse un abuso di psicofarmaci potrebbe aver avuto un effetto deleterio sull’attore.

Comunque, sono giunti i carabinieri sul posto per fare tutti i rilievi del caso.

Inoltre, sarebbe stata disposta un’autopsia, che dovrebbe essere in grado di fornire un quadro più dettagliato di cosa possa aver provocato la morte dell’attore.

Paolo, iniziò la sua carriera in alcuni fotoromanzi, poi ebbe un grande successo con il ruolo di Bruno De Carolis, nella soap opera Vivere.

Nel 2000, veste i panni dell’avvocato in “Quello che le ragazze non dicono” di Carlo Vanzina, mentre alla fine degli anni 90, interpreta il Dott. Gianmaria Stefani, nella serie La Dottoressa Giò, con protagonista Barbara D’Urso.

Nel 2005 iniziarono i primi problemi per Paolo, proprio in quell’anno, nella sua abitazione, venne trovata morta una giovane donna di 31 anni che aveva fatto uso di cocaina.

L’attore fu collegato al decesso della donna e arrestato con l’accusa di averle dato della droga.

Venne condannato a 4 anni di carcere.

Nel 2006, grazie all’indulto, riuscì a scontare la pena in una comunità

Omicron: il nuovo sintomo

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Attenzione al nuovo sintomo spia di Omicron.

In questi ultimi giorni, i contagi da Coronavirus stanno aumentando, con il conseguente rischio di un eventuale ritorno in zona gialla.

La variante Omicron, rilevata qualche settimana fa in Sud Africa, ora rischia di diventare la versione dominante del Coronavirus.

La variante, è attualmente presente in oltre 100 nazioni, ed ha sostituito la variante Delta.

Questa nuova variante, sta mettendo a dura prova la stabilità sanitaria di tutti i paesi.

Ad allarmare i vari governi, è la sua straordinaria capacità di contagio, superiore a tutti gli altri ceppi del noto Coronavirus.

Anche se l’Omicron è meno letale rispetto ad altri ceppi, bisogna comunque prestare la massima attenzione, ed isolarsi comunque in caso di positività.

Il nuovo sintomo

I sintomi di questa variante, sono molto simili ad i sintomi influenzali, e questo fattore lo rende più difficile da scovare, se non con il tampone molecolare.

Quelli più comuni, sono febbre, mal di gola, raffreddore, naso che cola e mal di testa, invece con l’Omicron risulta assente la perdita di gusto e olfatto.

Purtroppo, c’è anche un nuovo sintomo che contraddistingue questa variante di Covid-19.

Secondo uno studio dell’App britannica Zoe, il sistema che analizza la diffusione del Coronavirus nel Regno Unito (i cui dati sono stati riportati da un quotidiano belga).

Il nuovo sintomo, è la mancanza di appetito:

Se per le prime forme di Coronavirus, le varianti Alfa e Delta, era la perdita di gusto ed olfatto, in questo caso non avere fami per lunghi tratti della giornata, è un sintomo che dovrebbe allarmarci.

La ricerca si basa su alcuni dati riportati da Londra, infatti sono stati presi come campione tutti cittadini britannici.

L’unica buona notizia, è che Omicron sembra essere meno pericoloso rispetto ad altre varianti

Letta: Cade il governo

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Enrico Letta: L’annuncio spiazza tutti quanti, cade il governo

Enrico Letta, leader del PD, ne è convinto, il vaccino deve essere obbligatorio per tutti quanti, senza nessuna distinzione.

E’ il passo successivo per la lotta al Coronavirus, Afferma il leader PD.

Tesi, non condivisa da tutto il governo, e che potrebbe portare seri guai all’esecutivo.

Letta invece, vorrebbe spingere per l’obbligo vaccinale, e per un ritorno allo smart working per la maggior parte della popolazione.

Cade il governo?

Le parole di Enrico Letta, lasciano un punto interrogativo su cosa accadrà, il politico afferma:

“La via maestra è la continuità di governo. Il capo dello Stato va eletto a larghissima maggioranza, una forzatura da una parte o dall’altra farebbe cadere il governo“.

Così facendo, il segretario Dem, apre ad un’eventuale crisi di governo, che potrebbe palesarsi nelle prossime ore.

Anche perché per ora, sul Quirinale, manca qualsiasi tipo di candidatura bipartisan.

Attualmente, lo scenario è davvero surreale, infatti Il Pd litiga con Giuseppe Conte, il M5s si spacca, Silvio Berlusconi crede di poter far la differenza, ma sempre dal Nazareno è Peppe Provenzano, vice di Letta, ad avvertire Salvini e Meloni: per poter trattare, occorre innanzitutto far fuori il cavaliere dai nomi papabili per il colle.

Uno scenario di veti incrociati che sembra, al momento, ostacolare qualsiasi dialogo.

Letta, non ha chiuso completamente ad un’eventuale candidatura di Draghi al colle:

“non ho letto una autocandidatura. Su un’eventuale ipotesi Draghi al Colle, come sugli altri nomi che garantiscono ampio consenso, decideremo tutti insieme e al momento debito, la mia personale opinione non conta. Quel che so per certo è che Draghi va comunque protetto e tutelato per il bene del Paese”. 

Poi, elogia il premier Mario Draghi:

“Chi ha detto di non volere Draghi al Quirinale ha aggiunto di volerlo ancora a Palazzo Chigi. Ritengo, per essere chiari, che noi dobbiamo tenercelo stretto, in un modo o nell’altro. Quello che Draghi sta portando all’Italia è enorme. Siamo un Paese che ha visto crescere il suo principale handicap, il debito pubblico, del 25% in poco più di un anno. In questo senso Draghi è una assicurazione sulla vita“.