Il nuovo missile che terrorizza l’occidente

Ormai qualche ora fa, è stato testato con successo un nuovo missile russo, che ha la capacità di “penetrare ogni sistema di difesa missilistica esistente o futuro”.
Quest’evento, ha tutta l’aria di essere una vera e propria intimidazione, non solo per l’Ucraina ma per l’occidente intero, infatti non è un caso che questo test sia avvenuto nello stesso momento in cui Mosca ha inviato a Kiev una “bozza con chiara proposta per riprendere i colloqui”.
Il missile in questione, denominato Sarmat, potrebbe costituire realmente la chiave di volta per il termine o l’inasprimento del conflitto.
Anche se, ascoltando le dichiarazione del leader del Cremlino, ha uno scopo puramente difensivo, non è quindi stato programmato per una pesante offensiva:

“È davvero un’arma unica che aumenterà il potenziale militare delle nostre forze armate, manterrà la Russia al sicuro dalle minacce esterne e farà pensare due volte coloro che cercano di minacciare il nostro Paese con una retorica selvaggia e aggressiva”.

Il missile è stato lanciato dal cosmodromo di Pleseck, nella regione di Arkhangelsk. Ha finito la sua corsa pianificata nell’area di impatto di Kura in Kamchatka, dopo aver coperto oltre 5.450 chilometri. Ciò vuol dire che questo missile, può esser programmato per colpire qualsiasi bersaglio in Europa.

La reazione degli Stati Uniti

Dopo 57 giorni di guerra quindi, Putin ha calato uno degli assi più pesanti.
Gli Stati però non sembrano essere spaventati, almeno non al momento.
Per il Pentagono, il lancio del missile sarebbe stato un test di routine e non una potenziale minaccia, in quanto affermano:

“Nessuna paura, eravamo pronti”

A quanto si apprende, Mosca aveva già avvertito (adeguatamente e per tempo) Washington per quanto riguarda lo svolgimento di questo test.
Il lancio è stato solamente il primo di una lunga serie di lanci già programmati in precedenza.

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