Nei prossimi mesi, cambiano le condizioni per percepire il denaro. Spiegato nel dettaglio di cosa si tratta.

Una fase di cambiamento

Il reddito di cittadinanza, è stato introdotto dal Movimento 5 Stelle ed è una misura creata ad hoc per contrastare la povertà, la disuguaglianza e l’esclusione sociale.
Il suo fine è riuscire ad intercettare un percorso di inserimento lavorativo personalizzato per chi ne fa uso.
Quest’informazione in molti la conoscevano già, come conoscevano già tutte le polemiche che sono nate una volta che questa misura politica è stata introdotta.
Le divergenze tra forze politiche sono state talmente aspre, da discutere le sorti di questa misura, anche tra i programmi dei vari partiti.
Molti volevano eliminarlo, altri modificarlo e un’altra parte voleva invece lasciarlo così, invariato.
Chi invece non ha dubbi sono i percettori del reddito che continuano a ribadire che senza questa misura, non riuscirebbero ad andare avanti sino a fine mese.
Dunque, secondo queste testimonianze, il reddito di cittadinanza sarebbe quasi indispensabile.

Cosa è stato deciso

Dopo le elezioni di domenica 25 settembre, è emerso che Fratelli d’Italia è stto il partito più votato dagli elettori.
Il precedente governo però, capitanato da Draghi, prima di lasciare il posto alla nuova entrante, ha attuato una serie di misure per cercare di colmare il caro vita causato dall’inflazione che in questi mesi sta crescendo sempre di più.
Tra queste misure dell’esecutivo Draghi, ci sono il bonus dei 200 euro e quello dei 150 euro.
Proprio nelle prossime settimane inizierà l’erogazione dei 150 euro, sanciti dal decreto Aiuti Bis.
Quello che è cambiato rispetto al primo decreto aiuti però, è la platea: il numero di persone che potrà beneficiarne è più ristretto.
Infatti, non tutti i beneficiari del reddito di cittadinanza potranno ricevere il bonus.

Come si può leggere nel testo della Gazzetta Ufficiale, il decreto arriverà solamente ai più svantaggiati, cioè coloro i quali possiedono un reddito entro e non oltre i 20mila euro.
In più, l’agevolazione viene riconosciuta una sola volta al singolo o nucleo famigliare Isee, quindi, se all’interno del nucleo familiare è già presente un altro beneficiario del bonus, i suoi membri percettori del reddito di cittadinanza non otterranno il sostegno.

Secondo informazionefiscale.it, sono esclusi

“I nuclei familiari all’interno dei quali è presente un componente che ha percepito l’indennità di 150 euro come lavoratore dipendente, pensionato, titolare di assegno sociale o ancora accompagnamento con decorrenza entro il primo ottobre 2022, così come a titolo di esempio i beneficiari di Naspi o DIS-COLL nel mese di novembre o di disoccupazione agricola per il 2021″

Sono esclusi anche i nuclei percettori del reddito di cittadinanza in cui un componente percepirà il bonus di 150 euro come lavoratore stagionale o dello spettacolo o ancora i lavoratori domestici con uno o più rapporti di lavoro nel mese di novembre.

I bonus dovrebbero poi essere erogati tra novembre e dicembre 2022.

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