Nel cuore della stagione estiva, Norman Tassin, Business Development Manager di Reisenplatz, svela i dati relativi all’andamento della piattaforma di booking online b2b che si sta affermando come uno dei tool più utilizzati da agenzie di viaggi e tour operator.

I dati di Reisenplatz

“A giugno 2019 – dichiara il Manager – i dati degli ultimi 12 mesi segnano un incremento complessivo del 15% rispetto allo stesso perimetro, ma il trend degli ultimi mesi non è stato sempre omogeneo. Nel primo semestre di quest’anno abbiamo registrato una fase di forte crescita fino ad aprile, seguita da un periodo più lento che porta l’estate ad essere leggermente sotto rispetto alla media. Giugno si è chiuso con gli stessi numeri dello scorso anno, mentre luglio sta segnando un cambio di passo che ci permette di prevedere una leggera ripresa. Ad agosto i dati migliorano ulteriormente e, vista la tendenza alla prenotazione sotto data, ci aspettiamo di chiudere il mese a +15%, riallineandoci con la media annuale”.

Sul fronte delle destinazioni, è il lungo raggio a trainare le vendite di Reisenplatz con il Giappone a +66% e la Thailandia a +44% rispetto al 2018. Bene anche l’Indonesia e gli Stati Uniti, che segnano un aumento del 7%: “Un valore significativo – precisa Tassin – in considerazione dell’ottimo andamento degli USA nel corso degli anni passati”.

Da segnalare sul medio/corto raggio l’exploit degli Emirati Arabi, che hanno raddoppiato il loro fatturato, e l’Islanda a +10%. Soddisfazione più cauta per Francia, Spagna e Italia: quest’ultima, in particolare, registra con buoni tassi di sviluppo sia sulle località balneari che sulle città d’arte.

Rallentano Grecia, Malta, Portogallo, Regno Unito e Canada: “Reisenplatz – spiega Tassin – è una piattaforma utilizzata dalle agenzie di viaggi che svolgono attività di organizzazione diretta per i propri clienti e dai tour operator, anche medio/grandi, per il prodotto non contrattualizzato. A parte la Gran Bretagna, che subisce le incertezze legate alla brexit, Malta e Portogallo sono destinazioni sulle quali, a causa dell’andamento del mercato generale, esistono già pacchetti molto competitivi proposti dai principali tour operator, specialmente in alta stagione, mentre il Canada l’anno scorso ha registrato indici esponenziali di crescita”.

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