Lo sciopero avrà luogo il 4 aprile del 2022 in tutta Italia. I motivi sono legati al caro carburanti. L’annuncio è stato diramato dal sindacato Unatras.

L’annuncio del sindacato Unatras

“Pur apprezzando le ipotesi illustrate dalla viceministra Bellanova, Unatras ribadisce che gli autotrasportatori necessitano di provvedimenti concreti e certi. Ad oggi non è previsto nulla di tutto questo. È finito il tempo degli annunci. Il rispetto delle regole è essenziale e fondamentale per superare la difficile fase vertenziale in atto, aggravata dall’incremento registrato sul prezzo del gasolio. Le ipotesi di soluzioni, pur apprezzabili, non sono ancora concretizzate in norme, ma restano mere manifestazioni di volontà”

Questo è il virgolettato dell’annuncio fatto dal sindacato Unatras.
Si attendono risvolti concreti e lo sciopero sembra essere l’unica via per poter alzare la voce contro le istituzioni che appaiono ancora immobili sul da farsi.
Sicuramente non è una situazione facile da gestire, soprattutto visti i tempi del conflitto: anche se si sta cercando una mediazione tra Ucraina e Russia, sembrano ancora lunghissime le tempistiche per riuscire a trovare un accordo che vada bene ad entrambe le nazioni in lotta.
Questa decisione comunque, non viene presa a cuor leggero, infatti, viene dopo un incontro avuto tra il sindacato stesso e il ministero dei trasporti.
Però, a quanto sembra, dopo un attento esame delle indicazioni sui possibili interventi presentati nell’incontro, Unatras si dice insoddisfatta di questi interventi considerati “troppo timidi” prospettati dal governo.

Cosa chiede Unatras

Un già passato tentativo di sciopero era già stato abbozzato per lo scorso 14 marzo e poi bloccato dalla commissione di garanzia a causa del mancato rispetto del termine di preavviso di 25 giorni.
Ora però, con tutta la classe dei trasportatori sul piede di guerra, ciò su cui vuole puntare l’attenzione il sindacato il prossimo 4 aprile è, oltre al rincaro, anche la speculazione che c’è dietro i prezzi della benzina.
Questi atti speculativi, sono stati denunciati qualche settimana fa, anche dal Ministro Cingolani.
Per ovviare al problema, Unatras chiede soluzioni possibili che producano un tetto massimo del prezzo dei prodotti energetici.

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