Le nuove dichiarazioni a distanza di 12 anni

Si torna nuovamente a parlare dell’omicidio di Sarah Scazzi a distanza ormai di più di 10 anni.
Tutti hanno sentito parlare del delitto di Avetrana, ovvero dell’omicidio della piccola quindicenne uccisa il 26 agosto del 2010.
In questi anni ci sono stati poi i verdetti finali, che hanno decretato chi ha ucciso la piccola: la cugina Sabrina Misseri e la zia Cosima Serrano sono state condannate all’ergastolo per omicidio volontario, mentre lo zio Michele ha ricevuto una pena di 8 anni per occultamento di cadavere e inquinamento delle prove.

La trasmissione Quarto Grado, è tornata a parlare del caso raccogliendo le parole del legale di Misseri, che a distanza di anni ancora si accusa dell’omicidio di Sarah Scazzi.

La confessione e le parole del legale

La confessione di qualche anno fa:
“Quel giorno ero confuso, le ho messo una corda al collo e l’ho uccisa. Ho cercato di violentarla, lei non voleva. Non l’avevo mai vista vestita così: aveva le mutandine da bagno, il pantaloncino sopra… Sono riuscito a violentarla soltanto dopo che era morta, sotto un albero di fico di mio padre”

Michele Misseri finirà di scontare la sua pena nel novembre del 2024.
Nonostante il gigantesco caso mediatico che la vicenda si porta dietro, c’è ancora chi è disponibile a far ripartire la vita del detenuto una volta fuori le sbarre:

“C’è un’azienda agricola disponibile a farlo lavorare”

Il problema però, è che Misseri le sbarre non vuole abbandonarle:

“Certi argomenti non andavano trattati, specialmente con gli educatori del carcere.”

Le parole del legale, intervenuto a Quarto Grado:

“Il signor Misseri continua a riferire agli operatori del carcere, agli assistenti sociali di essere sempre lui l’autore dell’omicidio della piccola Sarah. Ha continuato a dire questo, ha continuato a dire che merita il carcere, anche l’ergastolo addirittura e questo io, da legale, lo vedo sostanzialmente come un elemento negativo per quella che potrà essere una decisione, tanto’è che non sono assolutamente ottimista”

Molti pensano che alla base di queste parole, ci sia la volontà di Misseri di riallacciare i rapporti con la moglie e la figlia che si trovano attualmente in carcere a scontare la loro pena.

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