Svolta nelle indagini: Ecco chi ha ucciso Sarah Scazzi

Il delitto di Sarah Scazzi, ha fatto rabbrividire l’Italia intera, e dopo svariate settimane, la magistratura ha individuato i colpevoli.

Secondo le indagini, Sarah, è stata uccisa il 26 agosto del 2010.

Alla fine, gli inquirenti, hanno ritenuto colpevoli di tale delitto Sabrina Misseri, Cosima Serrano (madre e figlia) e Michele Misseri per occultamento di cadavere (Padre di Sabrina).

Inoltre, sono stati condannati anche Carmine Misseri, fratello di Michele, in via definitiva a 4 anni e 11 mesi di reclusione per concorso in occultamento di cadavere.

Confermata, infine, dalla Cassazione la condanna a un anno e quattro mesi per favoreggiamento personale per Vito Russo Jr., ex legale di Sabrina, e Giuseppe Nigro.

Non tutti sanno, che Michele Misseri, ha anche un’altra figlia, che quel giorno era a Roma.

Ora, ha rilasciato un’intervista, raccontando la sua verità

Parla la sorella

Valentina Misseri, sorella di Sabrina, ha rilasciato un’intervista esclusiva, dedicata all’omicidio della cugina Sarah Scazzi, avvenuto nell’agosto 2010 ad Avetrana.

Quel giorno, Valentina era a Roma, non era nella sua città Natale, quando veniva commesso quel feroce delitto.

Dopo anni, Valentina si è fatta un’idea di chi possa essere il vero colpevole del delitto.

A tal proposito, ha affermato:

“La mia famiglia è stata distrutta. Sono tutti in carcere e anch’io, se quel maledetto giorno non fossi stata a Roma, adesso sarei dietro le sbarre. Questo è un clamoroso errore giudiziario ed è assurdo che nessuno si renda conto di quello che è accaduto“.

Ha poi aggiunto:

Un’ingiustizia senza precedenti. Mia madre e mia sorella sono state condannate con una tripla conforme all’ergastolo e continuano a dirsi innocenti. Mio padre sta scontando gli ultimi anni di pena e non smette di definirsi colpevole. Un cortocircuito unico nella storia del diritto italiano, cui nessuno però da ascolto”.

Ha fatto tutto mio padre

Ha poi ribadito, la sua certezza che quell’omicidio, è stato commesso dal padre:

Il primo è di tipo personale: sono certa che non avrebbero mai fatto del male a Sarah. Il secondo riguarda la testimonianza del fioraio Giovanni Buccolieri, centrale per l’accusa, che torna a ribadire di aver solo sognato la scena in cui mia madre e mia sorella costringevano Sarah a salire in macchina. Il terzo è tutto incentrato su mio padre. Dai media è sempre stato presentato un pezzo di pane, vessato dalle arpie di casa, ma non è così. Ci raccontò, anche se non abbiamo trovato conferme, che in Germania aveva picchiato violentemente un uomo che aveva provato a rubargli i gettoni nella cabina telefonica. Poi c’è una cosa intima. Ero una ragazzina e dovevo fare la doccia. Come tutte le domeniche mi spogliai davanti a lui. Mi guardò e mi disse: “Da ora in poi tu non ti devi far più vedere così da me”. Mi sentii sporca”.

Infine, ha tuonato:

Sono certa sia stato mio padre a uccidere mia cugina. Quel pomeriggio secondo me Sarah è scesa in garage per non suonare, perché mia madre a quell’ora dormiva. Lui ci ha provato, lei lo ha respinto con un calcio e papà ha perso la testa.

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