Le volontà di Sergio Mattarella

Il Presidente della Repubblica, sta cercando in tutti i modi di scongiurare il proseguimento della guerra, cercando di favorire in ogni modo possibile la pace. Ma affinché questa sia veramente effettiva, per Sergio Mattarella c’è bisogno di una pace modello fondata su una conferenza internazionale sul modello Helsinki.
Per ottenere la chiusura del conflitto però, non è disposto a perdonare le azioni del governo russo, che dovrà comunque sia pagare per le azioni che ha intrapreso ormai 2 mesi fa.
Questo il pensiero di Mattarella, riassunto dalla sua prima conferenza internazionale.
Il cammino per la pace è suddiviso in 4 tappe: la prima è il cessate il fuoco, la seconda è aprire un vero dialogo tra Kiev e Mosca, con la terza è strettamente legata alla precedente, in quanto prevede la presenza di paesi garanti, e infine la quarta che è una conferenza internazionale sul modello di Helsinki.

Le sue parole

“Quanto la guerra ha la pretesa di essere lampo – e non le riesce – tanto la pace è frutto del paziente e inarrestabile fluire dello spirito e della pratica di collaborazione tra i popoli”

Così inizia il suo discorso, poi prosegue:
Alla comunità internazionale tocca un compito: ottenere il cessate il fuoco e ripartire con la costruzione di un quadro internazionale rispettoso e condiviso che conduca alla pace”.
Tutto questo perché “in un mondo sempre più interconnesso è anacronistico parlare di sfere territoriali di influenza”.
In futuro, sarà sempre più necessario saper collaborare, dati tutti i rapporti e accordi geopolitici che la globalizzazione ha portato. Da anni suona assurdo farsi la guerra, ma fatto sta che è successo. Il motivo però, per il Primo Cittadino Italiano, sarebbe da ricercare nella brama di potere che possiede chi intraprende azioni criminali di questo tipo:

“La guerra è un mostro vorace, mai sazio. La tentazione di moltiplicare i conflitti è sullo sfondo dell’avventura bellicista intrapresa da Mosca”

Per resistere e sperare di vivere in un futuro migliore: “dobbiamo saper opporre a tutto questo la decisa volontà della pace o ne saremo travolti”

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