“Abbiamo preso il suo castello”. Così i due attivisti commentano la loro bravata.
Pierre Haffner, dell’Associazione Svoboda Liberté e Sergey Saveliev sono entrati nella proprietà di Alta Mira, una mega villa a Biarritz, cittadina del sud ovest francese che si affaccia sull’Oceano Atlantico.

La villa francese della figlia di Putin è stata occupata

La villa, in precedenza era di proprietà di Kirill Shamalov, ex genero di Putin. Ora, la proprietà è passata direttamente in mano alla figlia del leader del Cremlino, Kateryna.

I due attivisti, oltre a imbrattare con scritte pro-Ucraina i cancelli dell’ingresso, si sono filmati all’interno della lussuosa villa, sventolando sul balcone una gigantesca bandiera ucraina. Nel video, si sente uno dei due attivisti dare una prima motivazione a questa occupazione:

“In Europa centinaia di ville sono state acquistate dalla famiglia di Vladimir Putin e dai loro complici oligarchi. La loro lussuosa vita borghese è giunta a una conclusione logica, perché i crimini di guerra e i crimini del regime dovranno pagare… Ora non si tratta di feste glamour e feste nelle ville. È importante essere responsabili ed equi nel 21° secolo. Continuiamo. Fermate la guerra.”

L’attivista russo per i diritti umani, Vladimir Osechkin, facendo risalire le cause di tutto alla corruzione del governo russo:

“Il regime di Putin ha fatto danni irreparabili all’economia russa per oltre 20 anni, la corruzione dalla Russia ha iniziato ad essere esportata oltre i suoi confini. (…) Stati Uniti e Gran Bretagna hanno già imposto sanzioni contro Putin e Shamalov, e sanzioni sono state introdotte anche in Europa. I loro beni sono oggetto di confisca ed è importante indagare sulle origini di questi miliardi. Non siamo a favore dell’occupazione delle case, ma pensiamo sia necessario mettere le ville degli oligarchi russi a disposizione dei profughi ucraini e delle vittime del regime di Putin”

Le motivazioni che hanno spinto i due attivisti a compiere questo gesto

Proprio questo è lo scopo degli attivisti pro-Ucraina, cioè quello di mettere a disposizione tutte le ville e i possedimenti degli oligarchi russi (possedimenti ormai congelati dalle sanzioni europee) e metterle a disposizione di chi sta scappando dall’Ucraina.
I due poi, sono stati arrestati dalla polizia Francese.

“Questo non è giusto. Questa non è giustizia… I miei amici non stavano facendo alcun danno a questa proprietà, la stavano preparando in modo che i rifugiati della guerra in Ucraina, compresi i bambini, potessero rimanere lì. Questo è tutto ciò che stavano facendo. Mi avevano chiesto di comprare delle lenzuola e della biancheria per le persone che stavano lì”

Indubbiamente l’intento è onorevole, purtroppo la modalità con cui cercavano di ottenerlo non è stata apprezzata dalle forze dell’ordine francesi.

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