Grande paura in una grande città italiana: con il ritorno delle bombe c’è la paura per la criminalità organizzata. Ecco cosa è accaduto.

Cosa è accaduto

A pochi giorni dal trentennale della strage di Capaci, ad un anno dalle bombe esplose dalla Camorra nel quartiere Ponticelli, la criminalità organizzata è tornata a creare scompiglio nello stesso quartiere, solo qualche via più avanti.
Nelle scorse ore, in via Virginia Woolf è stata fatta esplodere una Jeep Renegade grazie alla deflagrazione di una bomba artigianale, realizzata con polvere pirica.
Ma non è stato l’unico ordigno ad esplodere: in via Volpicella sono stati distrutti altri veicoli.
Il segnale però è dei più allarmanti: secondo quanto si evince, questi sono segnali di una nuova guerra tra clan che sta ormai durando da giorni e che ha già fatto le sue prime vittime con l’uccisione nei giorni scorsi di Carlo Esposito e Antimo Imperatore.

Le parole del senatore e giornalista Sandro Ruotolo

Il giornalista e senatore Sandro Ruotolo, scrive una lettera di suo pugno per cercare di sensibilizzare il governo e tutta Italia sulla questione armi a Napoli:

“Le due bombe esplose nel cuore della notte a Ponticelli non riguardano solo le strade del quartiere dell’area Est della città ma tutta Napoli. Siamo in emergenza democratica. La questione criminale a Napoli è questione nazionale. Chiediamo l’attenzione del governo nel suo insieme”

La richiesta è quella di adottare da subito il pugno duro, visto che la situazione si protrae da lunghi tempi e la vita nei quartieri di Napoli si sta facendo sempre più pericolosa:

“Bisogna far fronte a questa ennesima fiammata di violenza che in queste ore si è abbattuta su di un pezzo della città. I due ordigni, il primo collocato sotto un’auto e l’altro addirittura lanciato da un cavalcavia avvengono dopo appena 72 ore da un duplice omicidio e certificano la chiara strategia terroristica dei clan.
La situazione è fuori controllo. Occorre fermarli prima che accada l’irreparabile”

E ancora:

“Non è più tollerabile una situazione del genere. Ci stiamo drammaticamente assuefacendo alle stese, alle bombe, agli omicidi, alla violenza. Lo ripetiamo con forza lo Stato deve intervenire in modo efficace, visibile e proteggere chi vive in quel quartiere”

Poi l’appello finale:

“Bisogna fare presto, Napoli va disarmata.”

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui