Ancora un allarme lanciato dagli infettivologi che mette in apprensione gli italiani sotto il periodo delle ferie. Ecco quali rischi stiamo correndo.

Non più Coronavirus

Sembra ormai che, dopo due lunghissimi anni, la pandemia mondiale del Coronavirus, abbia lasciato un po’ di tregua alla popolazione mondiale. Infatti, nonostante sia estate e i numeri dei contagi siano in costante aumento, al giorno d’oggi grazie ai vaccini e alle cure scoperte, il Covid non fa più paura: è diventata un’infezione gestibile e curabile. Ovviamente il virus continua a mietere vittime ma il numero è nettamente minore rispetto ad inizio 2020.
Ora che abbiamo imparato ad affrontare un virus simile, ecco che arriva una nuova minaccia che sta via via aumentando la sua pericolosità, in Europa e soprattutto in America. Si tratta del Vaiolo delle scimmie, un nuovo virus che sta passando sotto la lente d’ingrandimento di tutti i virologi del mondo.

Le parole dell’infettivologo di Genova

Questo nuovo virus non è da sottovalutare, soprattutto per non subire ondate simili a quelle che sono state quelle di Coronavirus fino a qualche mese fa.
Il famoso virologo di Genova, Matteo Bassetti, si è voluto esprimere sull’argomento in quanto egli stesso, in questi giorni, lo sta studiando:

“I dati epidemiologici dicono che i casi riguardano prioritariamente una popolazione abbastanza ristretta: maschi, tra i 20 e i 40 anni, che si sono contagiati preferenzialmente per via sessuale o per contatto diretto. E’ urgente raccomandare la vaccinazione e altri provvedimenti preventivi a queste persone”

Ecco quindi quale sarebbe la soluzione. Poi continua:

“Provo molta tristezza, oggi a leggere le dichiarazioni dei ‘monoteisti del Covid’ che, dopo aver consigliato male il ministro, ora affermano che Monkeypox virus è un problema da non sottovalutare. Fino a ieri non sapevano neanche cosa fosse non avendone mai visto un caso. Gli rivolgo nuovamente l’invito ad ascoltare di più gli infettivologi che fanno i medici ogni giorno negli ambulatori e nelle corsie degli ospedali. In Italia purtroppo l’igiene pubblica ha fallito sul Monkeypox perché era ed è troppo intenta a sperare che il Covid non diventi quello che nella realtà è già diventato: un problema curabile, gestibile e che non deve più fare paura e notizia”

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