La decisione ufficiale dell’ASL su Camilla, la ragazza deceduta dopo il vaccino

Il vaccino, sta aiutando molto ad arginare la pandemia da Covid-19, anche se, purtroppo ci sono state alcune vittime.

Una di queste, è stata Camilla Canepa, deceduta a soli 18 anni, in seguito ad una dose di vaccino anti covid-19.

Sul caso della ragazza genovese di Sestri Levante, morta il 10 giugno scorso dopo aver ricevuto il vaccino Astrazeneca.

Ora, la notizia che la Procura di Genova ha chiesto un approfondimento sul comportamento dei sanitari che avevano dimesso Camilla Canepa all’ospedale di Lavagna.

La procura di Genova

La procura di Genova, ha chiesto un approfondimento sul comportamento dei sanitari (che hanno dimesso dal pronto soccorso la ragazza, senza effettuare maggiori approfondimenti) in merito alla prematura scomparsa di Camilla.

L’ospedale, ha commentato così la decisione della procura di Genova:

Aspettiamo con fiducia il lavoro della procura e il risultato degli accertamenti compiuti in pronto soccorso

Camilla, è morta il 10 giugno per trombosi cerebrale, causata dal vaccino anti-Covid Astrazeneca.

I malesseri della giovane, dopo il primo ricovero, non erano stati ascoltati dai sanitari, tanto che è stata ricoverata una seconda volta, al San Martino di Genova, dove le sue condizioni sono precipitate improvvisamente.

Dagli ultimi riscontri, è emerso che Camilla Canepa, di 18 anni, non aveva nessuna patologia pregressa e non aveva preso nessun farmaco.

A riferirlo è il medico legale Luca Tajana e l’ematologo Franco Piovella, nella relazione consegnata alla Procura.

Gli esperti, hanno concluso che:

“è ragionevolmente da riferirsi a un effetto avverso da somministrazione del vaccino anti Covid“.

Quindi, è stato recentemente confermato, che a causare la morte della ragazza, è stato il vaccino anti covid-19.

Gli investigatori pernsano che, dopo il primo ricovero, focalizzando l’attenzione su una possibile correlazione con il vaccino AstraZeneca, i sanitari avrebbero dovuto eseguire una Tac con contrasto, procedura che non è stata eseguita nonostante fosse prevista dalle direttive Aifa.

Al momento, c’è un’inchiesta per omicidio colposo, ancora a carico di ignoti

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