Oggi, 22 giugno, si sono svolti i funerali della piccola Elena. Molti a Catania sono accorsi per dare l’ultimo saluto alla piccola, ancora di più i connessi via streaming. Così tutti hanno potuto vedere cosa è successo.

Gli odierni funerali della piccola Elena

L’arcivescovo Luigi Renna ha deciso, attraverso i canali dell’Arcidiocesi di Catania, di mandate in streaming su Youtube e Facebook i funerali della piccola Elena Del Pozzo, per:

“consentire a tutti gli inviati delle emittenti televisive, che non potranno accedere direttamente alla Cattedrale, di fruire delle immagini”

Una mossa molto utile a chi non può raggiungere per motivi logistici Catania e soprattutto un’astuta mossa che strizza l’occhio anche alla prevenzione in quanto contagi da Covid.
L’affluenza è stata così tanta che Piazza Duomo e le aree circostanti sono state presidiate dalla Polizia di Stato, dall’Esercito e dalla Protezione Civile.
Il feretro della piccola è stato accolto nella chiesa da un lunghissimo applauso.
Poi, in aria sono stati liberati moltissimi palloncini bianchi.

Cosa è accaduto durante la funzione

Iniziata la messa, Monsignor Renna ha voluto subito far cenno a chi ha commesso una delle azioni più gravi che si ricordino e, purtroppo, permesso questo funerale, ovvero la madre di Elena, Martina Patti:

“Tutti noi, come giudici, siamo pronti a lapidare sempre qualcuno che ha sbagliato. Ho letto su un muro della città una frase che chiedeva riposo eterno per Elena e tormento eterno per la sua mamma. Non credo che la piccola Elena sarebbe d’accordo con quelle parole, come ogni bambino”

Insomma, un invito a non esser come lei. A tirarsi fuori da quel circolo vizioso di violenza che porta solamente a conseguenze negative, a volte gravissime, come in questo caso.
Per questo motivo, continua il suo discorso citando il famoso pedagogista polacco Janusz Korczak:

“Cari adulti tenete fuori i bimbi dai vostri conflitti. Ci sono altre strade da percorrere, molto più sicure per la gioia di tutti, per vedere ritornare il sorriso sul volto dei piccoli: il dialogo, il perdono, l’umiltà di chi vuol riparare, saper uscire in punta di piedi dalla vita dell’altro, con rispetto e con la mitezza”

Al termine della funzione e all’uscita della piccola bara, si odono distintamente alcune grida contrastanti:

C’è chi grida: “Elena! Elena! Elena!”
Chi invece non riesce a non essere arrabbiato: “Vergogna, vergogna, vergogna!”
Chi si rivolge direttamente al padre: “Alessandro sarà fatta giustizia”

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