Questa pratica stigmatizzata da tutti, è davvero una pratica così dannosa? Potrebbe non essere così sbagliato farla in doccia, ecco il motivo a sostegno di questa tesi.

Perché si pensa sia sbagliato fare la pipì in doccia

Da sempre, sin da quando siamo piccoli, i nostri genitori o tutori, ci hanno sempre spiegato che fare la pipì in un posto che non sia il water del bagno, è sbagliato. Solamente in rarissimi casi è permesso farla in altri luoghi, come ad esempio in strada se proprio la nostra vescica sta scoppiando e il bagno è lontano chilometri!
In più è credenza comune il pensare che l’urina sia una delle cose più sporche che esistano al mondo, in quando rappresenta il liquido di scarto del nostro corpo.
Ma non è propriamente unitile, infatti anche in spiaggia ad esempio, si usa l’urina per alleviare il pizzicore derivante la puntura di medusa, data la sua concentrazione di sali.

I vantaggi derivanti da questa strana pratica

Dunque l’urina è vista, ad oggi, come una sostanza sporca, maleodorante e che sicuramente non deve esser presente nel nostro piatto doccia.
Ma in realtà, fare la pipì in doccia ha anche i suoi vantaggi, alcuni più pratici di altri.
Ad esempio, è molto utile specialmente per l’ambiente, urinare nel piatto doccia mentre si è già sotto l’acqua, in quanto si riduce lo spreco della carta igienica. Molti rotoli di carta così verrebbero risparmiati. Ma non solo, a non essere sprecata è soprattutto l’acqua. Non tirare lo sciacquone ogni volta che si urina ha un impatto ambientale molto più che positivo. Moltissimi litri d’acqua potrebbero esser risparmiati a partire già dal nostro bagno.
In più, poggiare i piedi in un piatto doccia in cui è presente urina, costituisce quella che viene chiamata terapia delle urine. Questa usanza poco praticata in occidente, costituisce nel resto del mondo un rimedio naturale al Piede dell’atleta, ovvero aiuta a preservare il piede da qualsiasi tipo di infezione fungina.

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