Ora è ufficiale: ecco cosa cambia dal 31 marzo 2022

Lo strumento principale del governo italiano a contrastare il Covid-19, è il Green Pass, ma in particolar modo, sono i vaccini.

L’utilizzo della certificazione verde, è stata introdotta nel 2021, e ad oggi, ha fatto passi da gigante.

Dal 1 febbraio 2022, l’obbligo del Green Pass, sarà ulteriormente esteso: a partire da tale giorno, infatti, sarà esteso per accedere a tutti gli uffici pubblici.

Tutti i no vax che dovranno ritirare la pensione, o accedere ad un qualunque ufficio pubblico, dovranno quindi vaccinarsi.

Quale Green Pass servirà per accedere a tali uffici?

Il green pass

Come sappiamo, esistono due tipologie di Green Pass, quello base e quello rafforzato.

Per accedere agli uffici pubblici, sarà necessario avere almeno un green pass base, che si potrà ottenere con avvenuta vaccinazione, con completamento del ciclo vaccinale primario;

avvenuta guarigione con contestuale cessazione dell’isolamento;

esito negativo a test antigienico rapido o molecolare.

Poi, sarà il singolo ente ad organizzare le modalità di verifica di possesso della famosa certificazione verde.

Il Green Pass per l’accesso agli uffici pubblici (municipi, enti provinciali, regionali, statali etc) scatterà a partire dal 1 febbraio 2022 e resterà in vigore fino al 31 marzo 2022, salvo ulteriori proroghe.

Il governo, ovviamente potrebbe decidere se prorogare la misura oltre il suddetto periodo, o addirittura se sospenderla con anticipo.

Tutto quanto dipenderà dai dati riguardanti i contagi, le ospedalizzazioni, ed i decessi.

Ci sono solo alcune deroghe in cui non sarà necessario il Green Pass.

Stiamo parlando di questione legate a giustizia o sicurezza nazionale, ed in particolare ogni attività indifferibile riguardante i minori, o per eventuali interventi giudiziari.

Resteranno comunque in vigore le misure di distanziamento, e l’utilizzo della mascherina FFP2.

 

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