Il rock underground italiano perde uno dei suoi interpreti più talentuosi.

Chi era il rocker che ha perso la vita

Originario di Viareggio, abitava a Torre Del Lago.
Carlo Pacini, è stato uno dei rocker più talentuosi ma poco conosciuti a livello nazionale. Era una vera e propria istituzione del rock per chi ha avuto la fortuna di ascoltarlo prima della sua dipartita.
Aveva solamente 56 anni.
La sua vita non è stata particolarmente buona con lui, anzi. Carlo ha dovuto affrontare nel corso della sua vita, una serie di dolori che avrebbero fiaccato chiunque.
Aveva perso il padre alla tenera età di 12 anni, poi la mamma e un fratello. Pochi anni fa anche la compagna.
Due mesi fa la diagnosi della malattia che l’ha portato via solamente qualche ora fa.
In precedenze sia era sottoposto ad un intervento chirurgico all’ospedale di Livorno, poi si è sottoposto a varie cure prima al Versilia e poi alla casa di Cura San Camillo. Ma tutto ciò, purtroppo, non è bastato.

Le parole di stima dei suoi colleghi

Queste le parole del suo amico Marco Pilloni:
“Ciao Carlo, l’unica vera rockstar che abbia mai conosciuto o visto molto da vicino”

Ma non sono le uniche, ovviamente. Anche Federico Luciani, giovane musicista, ha voluto ricordare Carlo Pacini con un aneddoto molto affettuoso, che riesce a far capire in pieno che tipo di persona fosse il rocker:

“Ci ha lasciato una persona eccezionale, che ha affrontato, chitarra in mano, una vita che non meritava. Non lo ho mai sentito parlare male del suo destino, ma ha sempre accettato tutto con coraggio e forza d’animo. Quindici o vent’anni fa prese cinque universitari sbarbatelli e li sbatté su un palco, ricordo bene, una volta girandosi e improvvisando completamente un pezzo semplicemente dicendoci: “fatemi un blues in mi”, portandoci ad avere due ore di repertorio, senza neppure accorgerci della fatica, e creando tra noi un legame e un feeling sul palco che non ho più provato. Carlo era un rockman, e non importa che non abbia venduto milioni di dischi: scriveva, suonava e viveva come un vera star, senza mai recedere, e senza saperlo mi ha insegnato moltissimo sulla musica, con la sua cultura enorme in tale campo”

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