Brutte notizie stanno arrivando in questi giorni. In molti si stanno giustamente preoccupando, specialmente i genitori dei bambini più piccoli. Ecco cosa sta succedendo e le cause di questa malattia.

Il precedente

Sembrano passati ormai secoli dall’inizio della pandemia causata dal Coronavirus, invece sono passati solamente 2 anni.
Molte sono state le contromisure che tutti i paesi del mondo hanno dovuto adottare per combattere la malattia. In Italia, a poco a poco, stanno per esser tolte.
Ciò che non bisogna fare però è sottovalutare il pericolo. Infatti, anche senza restrizioni, sarebbe fondamentale (non soltanto utile) usare il buonsenso.
Questo potrebbe salvarci da eventuali restrizioni invernali, in caso di un eventuale aumento del numero dei contagi quest’estate.
I numeri infatti sono di nuovo in crescita (anche se non toccano fortunatamente le stime degli scorsi anni). Ma la minaccia odierna non sembra più esser rappresentata dal Covid, di cui ormai si ha anche il vaccino, ma dall’epatite.

La nuova malattia

Ma se un incubo sembra finire, un altro sembra stia iniziando proprio ora. Infatti, spuntano nuovi casi di epatite. Fortunatamente, il numero è ancora circoscritto e controllato. In questa fase iniziale, bisogna fare molta attenzione ai contagi, per non dover attuare nuovamente le misure sanitarie tenute fino a qualche settimana fa.
In Danimarca, Irlanda, Paesi Bassi e Spagna sono stati individuati i primi casi di epatite. I colpiti sembrano essere bambini da 1 a 6 anni.
Il patogeno non è stato ancora categorizzato, ma secondo le prime ricostruzioni, si tratterebbe di un adenovirus.
i ricercatori, per scongiurare un’altra pandemia, stanno in tutti i modi cercando da cosa può generare questa nuona minaccia.
Centro Europeo per il controllo delle malattie infettive ha reso noto che al momento sono 9 i casi manifesti di questa malattia, nella sola Alabama (Stati Uniti). La situazione continua ad essere sotto monitoraggio e le informazioni vengono in tempo reale condivise con gli altri paesi del continente.
Nelle forme più gravi di questa malattia, i bambini sono stati costretti ad un trapianto di fegato.
Se poi, ai casi già noti, si sommano anche quelli denunciati in Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord, i casi attuali salgono addirittura a 70.

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