Tutti i dettagli della proroga dello stato d’emergenza in Italia. Arrivato da poco il sì della Camera dei deputati

Ecco le tempistiche della proroga dello stato d’emergenza

Come sappiamo, avendo affrontato questo periodo sulla nostra pelle, questi ultimi due anni sono stati qualcosa fuori dal normale, come le sue regole del resto.
Ricordiamo tutti che, grazie al Coronavirus è stato imposto al paese lo stato d’emergenza. In questa particolare fase, il governo può avere il potere di approvare vari decreti-legge (un decreto-legge è un atto normativo di carattere provvisorio dell’ordinamento giuridico italiano avente forza di legge, adottato in casi straordinari di necessità e urgenza dal Governo).
Ora questo stato d’emergenza che è stato istituito con un decreto-legge il 14 dicembre del 2021, scadrà tra poco più di un mese: il 31 marzo 2022.
Qualche ora fa, prima della disamina degli ordini del giorno, è stata votata l’approvazione per la proroga del suddetto stato.
Il voto di fiducia allo stato d’emergenza è stato approvato con largo favore: sono stati ben 452 i voti favorevoli, mentre solamente 53 sono stati i contrari.
Votazione necessaria ma scontata, data anche la fiducia che già era stata riposta dal Governo.
Ma dopo il 31 marzo cosa può succedere? Quali misure di sicurezza verranno adottate?

Cosa succederà dopo il 31 marzo?

Molto probabilmente dopo questa data, non verrà più prorogato nessuno stato d’emergenza. Che sia un ritorno alla normalità?
Quello che è sicuro è che verrà tolto l’obbligo di portare le mascherine all’aperto, quindi si potrà tornare a passeggiare senza alcun tipo di restrizione e nessuna paura di incorrere in sanzioni.
Dopo il 31 marzo sembrerà forse di poter tornare alla vita che vivevamo pre-covid.
Si tornerà a lavorare in presenza o almeno ad avere questa possibilità, infatti, durante il periodo della pandemia, sono stati molti gli accordi individuali e aziendali per accedere allo smart working e ad alcuni conviene anche: sono molti i lati positivi, dall’ora di sonno in più all’ora di traffico risparmiata per tornare a casa.
Non si tornerà più indietro, infatti il governo dopo questa data non avrà più i poteri straordinari per derogare leggi, quindi sono sarà più possibile derogare misure restrittive come quelle avute fino ad oggi.
In più, la fine dello stato d’emergenza porterà allo scioglimento del Cts (comitato tecnico scientifico) e anche il commissario straordinario per l’emergenza (Francesco Figliuolo) non ricoprirà più il ruolo di responsabile della campagna vaccinale.
Tutto ciò però lascia alcuni dubbi riguardanti il Green Pass: il governo non ha ancora deciso come comportarsi a riguardo, non si sa ancora cosa convenga fare, se lasciarlo o toglierlo del tutto.

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