In queste ore, tutti i media ed anche internet, sembrano avere un solo argomento da trattare: la Guerra tra Ucraina e Russia.

La situazione russo-ucraina

Anche se solamente in queste ultime ore l’attenzione di ogni notiziario è concentrata sulla situazione che sta interessando l’est europeo, la crisi russo-ucraina ha origine parecchi anni fa. Infatti, già otto or sono, nel febbraio 2014 i rapporti tra le due nazioni hanno iniziato ad incrinarsi.
I motivi della contesa, riguardano lo status della Crimea e della regione del Donbass, che è tornata prepotentemente come argomento principale dell’agenda setting di tutti i media, a causa delle ultime vicende. A questa situazione già complicata di suo, c’è da aggiungere anche la possibilità dell’Ucraina di staccarsi completamente dal controllo russo, grazie alla volontà della stessa Ucraina di aderire alla NATO (North Atlantic Treaty Organization), l’organizzazione internazionale che si occupa della collaborazione nel settore della difesa.
Nella regione del Donbass, al momento ci sono quasi solamente case distrutte e persone in fuga. L’esodo ucraino è testimoniato dalle file interminabili di macchine che scappano da Kiev, la capitale e città simbolo della nazione. I veicoli militari russi hanno varcato i confini ucraini attraverso la Crimea, zona chiave per i russi in questo braccio di ferro tra Putin e Zelens’kyj.
Ma il conflitto non è sempre stato così aspro. Ci sono molti trattati stipulati tra le due nazioni che testimoniano che più o meno, per evitare i conflitti, un accordo c’è sempre stato. Ovviamente gli accordi andavano sempre più a favore della Russia. Infatti negli anni passati, in uno di questi è stato permesso alla Russia di dislocare forze armate in Crimea. Fatto taciuto alla popolazione che, inizialmente, ha creato non pochi incidenti.
Già nel 1997 però, con un secondo trattato, si intimava la Russia di evacuare le truppe che assediavano la Crimea. Ovviamente la Russia non pianificò mai un vero e proprio ritiro di quest’ultime.
Fino a quando, nel 2010, Janukovyč rinnovò la concessione delle aree militari alla Russia sino al 2042, in cambio di tassi agevolati per quanto riguarda l’acquisto del gas.

La posizione della Cina

La vicina di casa della Russia, la Cina, a quanto pare sta ancora osservando le mosse dei due litiganti, senza però muovere alcun dito.
Ora che anche gli Stati Uniti si sono mossi e hanno preso voce in capitolo, tutti aspettano col fiato sospeso le intenzioni di quella nazione rossa, che potrebbe riequilibrare gli schieramenti o che potrebbe invece far pendere l’ago della bilancia a favore di Putin.
Al momento, la NATO sostiene gli sforzi ucraini, la Russia è sola.
Il ministro degli esteri cinese, per quanto riguarda la fornitura di armi da Pechino a Mosca, a domanda risponde:

“La Russia è un grande paese” e poi continua: “Non ha bisogno di nostre armi”

Facendo così intendere la posizione neutrale che la Cina vorrebbe adottare, almeno in queste prime fasi del conflitto.
Però, c’è da dire che non chiude sicuramente ad un possibile accordo con Putin.
Infatti, la visione del governo di Xi Jinping è diversa da quella a stelle e strisce: secondo la Cina, gli USA in questo momento stanno rifornendo di attrezzature militari l’Ucraina.
Per questo motivo, in caso il conflitto si allarghi, Pechino resterà neutrale.

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