Pessima notizia: molte regioni in zona rossa

Il Coronavirus non sta mollando la presa sull’Italia, e la variante Omicron, sta causando sempre più contagi, nonostante ormai, oltre il 90% della popolazione è vaccinata.

In questo ultimo periodo, la variante Omicron, è la forma di Covid-19 più contagiosa, e due dosi di vaccino, non tutelano abbastanza l’organismo da questa infezione.

Tra gli assembramenti, ed i no vax che decidono di non rispettare le regole, purtroppo la fine di questa pandemia è ancora lontana, e c’è un forte rischio di un ritorno in zona rossa.

Un’esperto, ha voluto fare chiarezza in merito alla questione

La parola all’esperto

Il professor Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M.Picone’, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, riguardo il Covid-19 in Italia ha affermato:

“La curva della percentuale media dei positivi ai test molecolari ora è in un punto di massimo, dovremmo scendere nelle prossime due settimane. Siamo al 25%, quindi ogni quattro test molecolari fatti uno è positivo. Il numero dei positivi è influenzato tantissimo dal numero dei test, ecco perché è bene considerare la percentuale. Inoltre i test rapidi sono meno sensibili e, per via del tipo di soggetti a cui sono fatti, hanno un tasso di positività più basso dei molecolari e quindi è bene non includerli nel calcolo.”

Ha poi affermato:

“Mi aspetto che dopo la percentuale risalga, soprattutto per via dell’inizio delle scuole. Da cinque giorni c’è un altro fenomeno che potrebbe cambiare questo trend di discesa, i saldi, e tra 5/10 giorni potremo vedere quali saranno gli effetti. Sono abbastanza certo del contributo significativo che darà il rientro in classe. I ricoveri infine sono la cosa più facile da prevedere perché di norma seguono, con ritardo, la curva dell’incidenza dei positivi.”

Come tutti i virologi spiegano, ha parlato dell’importanza della terza dose, attualmente la terza dose è stata effettuata da solo il 45% della popolazione:

“La vaccinazione riduce alla metà la probabilità di infettarsi, rispetto a una persona non vaccinata, indipendentemente da vaccinazione incompleta, o dopo quattro mesi, e di quattro volte con la terza dose. Una sola dose riduce di quattro volte la probabilità di ospedalizzazione e due dosi la riducono di tredici volte, torniamo a quattro volte dopo quattro mesi e andiamo a quindici volte con la terza dose”.

Sebastiani, ha affermato che se le previsioni degli esperti si riveleranno corrette, nel giro di un mese, moltissime regioni finiranno di nuovo in zona rossa.

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