A distanza di anni, si torna a parlare di Roberta Ragusa. L’imprenditrice scomparsa 10 anni fa, della quale ancora non si trova il corpo. Il ritrovamento del suo diario, svela delle verità che fino ad oggi erano rimaste sepolte.

Com’è andata la vicenda

La sera stessa del naufragio della Costa Concordia, il 13 gennaio del 2012, Roberta Ragusa sparisce senza lasciare tracce. Era mamma di due figli, all’epoca aveva 44 anni e proveniva da Gello di San Giuliano Terme.
Il suo cadavere non è mai stato ritrovato, anche se le vicende processuali collocano la sua morte poco prima di mezzanotte (nella sera della sua scomparsa).
A colpirla a morte (con un colpo alla testa) sarebbe stato il marito Antonio Logli che poi avrebbe nascosto il corpo. Il processo è avvenuto e Antonio è stato condannato a 20 anni di reclusione per femminicidio.
Il movente non è stato passionale. Il marito temeva la sua situazione finanziaria una volta separato da Roberta, in quanto quest’ultima avrebbe avuto l’intenzione di troncare i rapporti.
I motivi che spingevano Roberta a chiedere la separazione erano chiari:

“Non ti ricordi mai nulla –non un fiore, neanche quando è nato il primo figlio e sarebbe stato così anche alla nascita della bambina, se non te lo avesse suggerito un’altra persona. Anche oggi per esempio, non ti sei ricordato il nostro anniversario. L’ennesima delusione. Non importa, non più”

Queste righe ritrovate sul diario di lei, testimoniano che tra i due il rapporto non era idilliaco e che anzi, Roberta ne soffriva sempre di più, fino a quasi non poterne.

I racconti del diario di Roberta Ragusa

Solitamente su un diario ci si appunta tutto ciò che ci accade nella vita. Che sia dettagliato o meno il racconto, non è importante. L’importante è sfogarsi nero su bianco una volta tornati a casa se la giornata è stata eccessivamente pesante o scrivere giusto qualche appunto se invece la giornata è stata buona.
Il diario di Roberta però, purtroppo, è una raccolta di drammi. Ogni suo pensiero negativo era appuntato lì.
Il suo dramma più grande è stato il segreto che si è portata fino alla fine dei suoi giorni. Possiamo conoscerlo solamente grazie a questo diario che è stato miracolosamente ritrovato intatto.
Leggendo tra le righe, apprendiamo che Roberta aspettava un bambino da Antonio, suo marito.

“Ho perso un figlio e Antonio non mi dice neanche ciao”.
“Ho paura di stancare chi mi sta intorno con i miei continui pianti, specialmente mio marito”.
“Il mio bambino è morto, me l’hanno dovuto ammazzare. Piango molto. Non riesco a fare niente. Mi sento così sola”

Non solo, da queste righe possiamo apprendere anche l’epilogo burrascoso che la gravidanza ha avuto. Non si sa bene chi, ma si capisce benissimo che l’aborto non è stato naturale, anzi. Non spiega neanche il perché di tale gesto e chi ha voluto una sorte simile per il suo pargolo.
Queste frasi però, rimarcano in maniera pesante la crisi col marito, Antonio. Che sia stato proprio lui a decidere che Roberta non avrebbe dovuto avere quel bambino?

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