Quasi a ridosso delle elezioni di domenica 25, ecco le ultime parole dell’ex premier italiano Romano Prodi.

Il quadro della situazione

Domenica 25 settembre gli italiani saranno chiamati a votare ancora una volta.
Queste elezioni, sono molto importanti non solo perché per la prima volta nella storia della nostra Repubblica, ci sarà un’apertura anticipata dei seggi: le urne infatti, si apriranno nel secondo semestre dell’anno; ma anche (e soprattutto) perché sanciranno l’entrata in vigore della riforma del taglio dei parlamentari (sancita dal referendum del 20 e 21 settembre del 2020): il prossimo Parlamento sarà comporto da 400 deputati e 200 senatori.
Le elezioni si sarebbero dovute svolgere il prossimo anno, ma il crollo del governo Draghi, ha costretto gli italiani a votare anticipatamente.
Attualmente Mario Draghi si trova ancora al vertice del governo, cercando di sbrigare gli ultimi affari rimasti in sospeso per lasciare il posto al nuovo premier che verrà eletto a fine settembre.

Le parole di Romano Prodi

In questo clima frenetico, caratterizzato dall’aggressività dei politici di accaparrarsi gli ultimi voti, Romano Prodi, politico, economista, accademico, dirigente pubblico e d’azienda, ex presidente della Commissione Europea (dal 1999 al 2004) ed ex Presidente del Consiglio per ben due volte (dal 1996 al 1998, e poi dal 2006 al 2008), ha rilasciato importanti parole al quotidiano La Repubblica.

Inizia così la sua intervista, puntando il dito sull’importanza di un Italia fortemente all’interno dell’Europa:

“Non si sanziona un risultato elettorale, si sanzionano i comportamenti. Quelli di Orban vanno contro i pilastri fondamentali delle regole europee, sottoscritte da tutti i paesi, su libertà di stampa, trattamento delle minoranze, giustizia. Che Meloni non veda il rischio di un’Italia emarginata in Europa è preoccupante”

Rafforzando il concetto con il pensiero dell’ex Premier Mario Draghi:

“Draghi ha detto cose molto chiare sulla necessità che l’Italia non perda il suo ruolo in Europa e scelga con cura i suoi partner anziché puntare a rapporti con qualche scheggia laterale che stenta a seguire la linea europeista”

Ma per quanto riguarda il PD, ha espresso il suo pensiero sia su Letta, affermando che è stato tenuto un po’ lontano dal suo stesso partito:

“è stato lasciato solo: è mancato il coro del Pd”

Sia su Calenda, in quanto secondo lui:

Il suo voltafaccia può cambiare la storia”

A tutto ciò si aggiungono le parole di Letta che, cercando di sensibilizzare gli elettori sul tema dell’assenteismo, afferma:

“Ve la giro così: quando uscite da qui e tornate a casa per strada incontrate due persone, una su due non ha deciso chi votare. Bisogna parlare alle persone che incontrate far capire il rischio e la forza della nostra proposta”

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui