Quest’inverno sarà molto particolare per quanto riguarda le bollette, i consumi e il risparmio energetico. Ecco quali sono state le decisioni prese che non sono andate molto a genio ad alcuni italiani.

Cosa sta succedendo

Ormai con la fine di agosto, settembre ha portato con sé temperature molto fredde. Si è avvertito subito lo sbalzo di temperatura che non è mai stato brusco come quest’anno.

Però ciò che spaventa di più gli italiani sono sono le temperature gelide, ma le bollette in arrivo per quest’inverno. Infatti è chiaro a tutti che con il perdurare del conflitto nel territorio Ucraino, si dovranno fare i conti con problemi legati all’approvvigionamento energetico.
I difficili rapporti tra Mosca e l’Europa, hanno prima portato all’impennata del prezzo di ogni materia prima importata dalla Russia, poi da un cambio repentino di accordi geopolitici, sanciti in fretta dato l’eccezionale momento storico.

Il governo italiano, in questi giorni, ha studiato un piano economico molto particolare che sta cercando di diminuire le difficoltà alle quali andremo incontro tra qualche mese.

Il piano studiato per l’Italia

Un po’ come è successo durante l’emergenza Covid, l’idea del governo italiano sarebbe quella di dividere nuovamente l’Italia in fasce.
Le restrizioni da applicare però non riguarderebbero la libertà personale (proprio come successo durante il periodo di pandemia), ma il risparmio energetico.
Insomma, un freno agli sprechi imposto dal governo all’intera nazione.

Stando a quanto riportato, le regioni si stanno già muovendo autonomamente.
Infatti, in alcune di esse ci sarà il divieto di usare alcuni elettrodomestici.
Ad esempio, in Lombardia, Piemonte, EmiliaRomagna, Veneto e Toscana, non sarà consentito l’uso delle stufe a pellet, a meno che esse non siano di ultima generazione, ovvero con prestazione emissiva inferiore alle 4 stelle.

Le sanzioni per chi non dovesse rispettare tali divieti, come previsto dalla legge regionale n. 24/2006, andranno da un minimo di 500 euro ad un massimo di 5.000 euro.
Addirittura, in queste regioni non sarà possibile neanche accendere i classici camini se si supera la soglia di emissione.

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