Carmen Di Pietro non si risposerà, ecco i motivi della sua scelta

Carmen Di Pietro, è da sempre considerata una donna molto schietta, che di certo se ha qualcosa da dire, non lo manda a dire.

Di recente, ha rilasciato alcune dichiarazioni che faranno discutere non poco.

Nella sua vita, Carmen, ne ha combinate di tutti i colori: tra amori famosi, flirt con ragazzi molto più giovani di lei, discussioni con la madre, e molti altri fatti, si è sempre parlato molto di lei.

Tra i suoi amori passati, tutti ricordano la storia d’amore con Sandro Paternostro.

I due, sono stati fidanzati per 5 anni, per poi sposarsi nei successivi due anni, poco prima della morte del giornalista

Ciò che ha affermato in questi giorni la soubrette, sono considerazioni molto forti.

Non mi sposo per non perdere la pensione

Il legame di Carmen con Sandro, fece parlare molto a causa dell’enorme differenza d’età, di ben 43 anni.

Ma la Di Pietro suscitò parecchie critiche quando decise di non sposarsi più, nemmeno con l’altro storico (ex) compagno Giuseppe Iannoni, padre dei suo figli, per non perdere la pensione di reversibilità che gli spettava da Paternostro.

In una recente intervista rilasciata a Caterina Balivo, Carmen ha affrontato la questione Paternostro – Pensione, rilasciando alcune dichiarazioni:

“Il mio Sandro è come se fosse sempre presente. Sono eternamente in matrimonio con lui. È morto purtroppo, il Signore ci ha divisi, ma è come se fosse al mio fianco. Non parlo mai al passato di lui. Casa mia è piena di sue foto. Mio figlio Alessandro si chiama così per onorarlo. Mi hanno criticata perché non mi sono mai risposata in Comune ma solo in chiesa per non perdere la pensione di reversibilità. È vero, la pensione arriva ancora. Ma io avevo pensato di sposarmi con il mio ex compagno, ma abbiamo avuto delle incomprensioni. Ora con lui c’è un rapporto bellissimo “

“Carmen? Le interessavano solo i soldi”

La figlia di Paternostro, dopo queste parole di Carmen Di Pietro, ha commentato così:

“Negli ultimi tempi, nostro padre viveva solo, con due badanti assunte da me e da mio fratello. Aveva bisogno di assistenza continua e pensammo che sarebbe stato curato meglio accanto alla sua famiglia. Papà fu d’accordo e, accompagnato da una delle badanti, prese un aereo e venne a Londra. Appena arrivato, si sentì male e fu ricoverato in ospedale. Da quel momento, per sei mesi, io gli fui sempre vicina, tenendogli la mano, in un continuo scambio d’amore. Fu un periodo duro per me e per mio fratello, in cui ci sostenne nostra madre… Carmen per sei mesi non l’ho vista né sentita. Poi, ovviamente, le fu comunicata la data del funerale di papà a cui lei partecipò, a Londra. In un’altra cerimonia più intima a Palermo dove c’è la tomba di famiglia eravamo presenti solo noi figli e qualche parente stretto”

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