Ecco cosa ha studiato il governo per questa categoria di persone. Dall’inizio di luglio cambierà tutto: soldi ad alcune categorie di persone.

La crisi

Con il prolungarsi del conflitto, è solo questione di tempo che ogni prodotto messo sul mercato, subirà un’impennata del prezzo. Ci sono alcuni prodotti in cui questo è più visibile e altri in cui lo è meno. Ciò che è certo è che sta aumentando soprattutto delle materie prime, ed è questa la causa scatenante del rincaro (dei prodotti finali).
Abbiamo già osservato sulla nostra pelle, l’effetto di un rincaro del carburante. Il governo in questo caso si è mosso a distanza di qualche settimana, sfruttata per pensare al meglio ad un modo per affrontare l’imminente crisi.
Non solo, anche i prodotti alimentari da qualche tempo sono stati rincarati.
Queste purtroppo sono tutte le conseguenze di un conflitto generato da due o più potenze che hanno diversi accordi economici in ballo.
Nessuno ha pensato alle conseguenze a lungo termine che questa guerra avrebbe portato con sé.

Cosa cambia da luglio

Il premier Draghi però, ha l’arduo compito di sopperire alle mancanze e di trovare delle soluzioni alternative per risolvere (almeno in parte) questa crisi internazionale.
Una delle misure che ha vagliato, sono i bonus.
Oltre ai molti bonus che il governo italiano sta elargendo per i propri cittadini, ce ne sono alcuni che riguardano le pensioni e che entreranno in vigore quest’estate.
In primo luogo ci sarà un bonus di 200 euro in più nella pensione. Questa misura non ha cadenza regolare: sarà una tantum e verrà ricevuto automaticamente sulla pensione. Ma non tutti potranno usufruire di tale bonus, hanno diritto solamente i pensionati con un reddito annuo non superiore nel 2022 a 35.000 euro lordi.
Quindi, le pensioni a luglio avranno una somma maggiorata, in quanto è proprio il mese dell’arrivo della 14esima, che andrà a chi ha un reddito annuo inferiore o pari a 13.659,88 euro.

Infine, si ricorda che il pagamento delle pensioni di luglio, come da regolamento verrà mantenuto al primo del mese, in quanto sono decadute le misure straordinarie dell’emergenza sanitaria e Poste Italiane ha ripristinato il vecchio calendario di pagamento.

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