Brutte nuove per chi ancora non si è sottoposto alla somministrazione del vaccino anti Covid. I provvedimenti però, riguarderanno solamente una determinata categoria di persone.

Il pericolo del Covid

Il periodo del Covid ha messo tutta Italia e tutto il mondo in ginocchio. Non solo ci ha costretti a chiuderci tutti in casa con il lockdown, ma ha ancora fiaccato il sistema economico.
L’Italia, è stato uno dei paesi più colpiti dalle conseguenze di questo virus: moltissime sono state le vittime, il nostro paese è secondo soltanto alla Cina sotto questo punto di vista.
Per uscire da questo periodo di crisi però, il nostro governo ha attuato delle contromisure che sono servite a ridurre di molto la diffusione, tra cui le mascherine, gli igienizzanti e infine (ma non per ordine di importanza) i vaccini.
Proprio quest’ultimi hanno spaccato a metà l’opinione pubblica.
La maggior parte della popolazione però, ha accettato tale contromisura e stando ai numeri, la diffusione di questa malattia è scemata.
Ora però, il governo sta pensando ad un’ultima contromisura per convincere anche chi, fino a questo momento, non ha fatto le 3 dosi.

Le categorie che subiranno le conseguenze

C’è però chi, per sua scelta, ancora non ha partecipato alle misure prese dal governo per cercare di debellare questo fastidiosissimo e pericoloso problema.
L’attuale governo, pur non mettendo l’obbligo vaccinale a tutte le categorie, sta rendendo la vita durissima a chi ancora non ha voluto per propria volontà farlo.
In più, tra qualche giorno, verranno introdotte una serie di sanzioni atte a fiaccare ancora di più la volontà contraria dei no-vax.
La categoria presa di mira è proprio quella degli over 50 che ancora non sono vaccinati.
A quanto pare, sono pronti circa 600 mila avvisi dell’Agenzia delle Entrate.
L’obbligo vaccinale per gli over 50, finisce il prossimo 15 giugno.
I no-vax che appartengono a questa categoria, sono ancora 1,2 milioni, un numero molto elevato.
Negli avvisi che partiranno dall’Agenzia delle Entrate, viene comunicato che verrà intrapreso un procedimento che porterà alla sanzione di 100 euro “una tantum”.
Chi riceverà tale avviso, avrà la possibilità di dimostrare le sue ragioni all’Asl di competenza, entro e non oltre 10 giorni, al termine dei quali l’Asl provvederà a comunicare all’Agenzia delle Entrate se erogare o meno la sanzione.
In caso di sanzione, entro i 180 giorni successivi la comunicazione, arriverà tramite pec o raccomandata (dall’ADE), un avviso di addebito di 100 euro che avrà valore di titolo esecutivo.

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